martedì 30 agosto 2016

Recensione n. 26 - LA SPOSA NORMANNA di Carla Maria Russo

LA SPOSA NORMANNA
di Carla Maria Russo


TRAMA
1185. L'incantevole Palermo, crogiuolo di tante culture, splendente dei suoi palazzi, dei suoi preziosi mosaici, è pronta ad accogliere la sua nuova regina. Costretta a rinnegare i voti, Costanza d'Altavilla, l'ultima erede della dinastia normanna che guida il Regno di Sicilia, viene data in sposa a Enrico di Svevia, figlio dell'imperatore Federico. Un matrimonio dettato dalla ragion di Stato che dovrà essere coronato dal concepimento di un erede al trono. Ma mentre il figlio tanto sospirato tarda ad arrivare, la fragile e bella Costanza deve lottare contro nemici potentissimi, primo fra tutti Gualtieri di Palearia, ministro dell'imperatore, che soffia sul fuoco della gelosia di Enrico per distruggere la donna e conservare la sua enorme influenza. Quando finalmente il piccolo Federico vedrà la luce, la madre dovrà far di tutto per proteggerlo dalle innumerevoli insidie che lo minacciano. Fino a quando, divenuto ragazzino, non sarà in grado egli stesso di sbarazzarsi dei suoi implacabili nemici, rivelando doti che faranno di lui un grande imperatore.



LA MIA RECENSIONE
Ho sempre pensato di non amare i romanzi storici, ma dopo aver letto questo mi sono ricreduta e ho voglia di leggerne altri.
"La sposa Normanna" narra la storia di Costanza d'Altavilla, tirata fuori dalla pace di un convento per darla in sposa al rozzo Enrico, futuro re di Svevia. Dovrebbe essere onorato di avere in moglie una donna bella, devota e umile e invece lui, nonostante l'attrazione fisica, la tratta come se fosse il nemico. Costanza, però, è una donna forte (in alcune occasioni anche un pochino fortunata) e riesce a ottenere ciò che merita, nonostante le tante perdite.
Iniziato con molte perplessità, spinta anche dai commenti positivi, l'ho amato dall'inizio alla fine. Mi sono ritrovata completamente coinvolta dalla storia e dai protagonisti.
Un libro davvero affascinante, scorrevole dalla prima all'ultima parola e ricco di sentimento. Come non apprezzare l'attaccamento di Costanza alla sua terra, alla sua famiglia e quel legame indissolubile con il figlio che tentano in ogni modo di portarle via?
Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo a tutti.




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