sabato 26 novembre 2016

Recensione n. 44 - LA RAGAZZA PERFETTA di Gilly MacMillan

LA RAGAZZA PERFETTA
di Gilly MacMillan


TRAMA
Agli occhi di tutti coloro che la conoscono, Zoe Maisey, prima bambina prodigio e poi genio della musica, è una ragazza perfetta. Eppure, diversi anni fa Zoe ha causato la morte di tre adolescenti. Ha scontato la sua pena, e ora potrebbe guardare al futuro. La sua storia e la sua nuova vita iniziano la sera in cui tiene il concerto più importante della sua carriera. Sei ore dopo, a mezzanotte, sua madre morirà...

La ragazza perfetta è un’esplorazione profonda della mente di un’adolescente talentuosa, con un’intelligenza fuori dal comune, ma anche con un passato che sembra impossibile lasciarsi alle spalle. Ancora una volta la scrittura di Gilly Macmillan guida il lettore per mano in una storia labirintica e avvincente, in cui il colpo di scena decisivo si nasconde dietro ogni pagina.


LA MIA RECENSIONE
L'intero romanzo si svolge nel giro di un paio di giorni e già questo mi ha sorpreso. L'autrice è stata geniale nel riuscire a delineare alla perfezione ogni personaggio, entrando nelle loro teste per mostrarci tutto di loro: dalle aspirazioni, alle paure più inconsce.
Zoe è in apparenza la ragazza perfetta. Sta tenendo un concerto di pianoforte con il fratellastro e la sua famiglia è riunita in platea. Tutto sembra idilliaco, finché un uomo non interrompe lo spettacolo e il mondo di Zoe comincia a crollare.
Quando aveva solo quattordici anni, ha commesso un errore causando la morte di tre ragazzi in un incidente automobilistico. Che la colpa sia stata veramente sua oppure no, non importa molto. Ha pagato, forse più del dovuto ed è pronta a ricominciare la sua seconda vita. Spesso la sua nuova casa e la sua nuova famiglia vengono chiamate "della seconda occasione" e questo colpisce molto. Mostra la voglia di risorgere, la speranza di poterci riuscire.
Ma qualcosa si incrina e l'incubo ricomincia. Stavolta la vittima è la madre e Zoe si ritrova sola, senza il suo punto di riferimento, la donna che l'aveva aiutata a riprendersi.
Il suo vissuto l'aiuterà a prendere in mano la situazione e uscirne più forte.
Con un continuo spostarsi nel tempo per poterci descrivere sia quanto successo anni fa che il presente, la storia ti tiene incollata in modo morboso. La vivi, ti ritrovi sotto la pelle di Zoe, a fare il tifo per lei, a dispiacerti delle accuse infanganti e a odiare chi le ha rovinato l'adolescenza e chi ora vuole tornare a tormentarla.
Un thriller psicologico che sembra scritto davvero da uno psicologo che sa quali corde toccare.

P.S. Ringrazio la Newton-Compton per avermi regalato questo romanzo da valutare per il club dei lettori. Non poteva farmi regalo migliore.



mercoledì 23 novembre 2016

Recensione n. 43 - IO SONO NESSUNO di Jenny Valentine

IO SONO NESSUNO
di Jenny Valentine


TRAMA
Per tutta la vita, Chap non ha fatto altro che scappare. Un giorno, nella casa-famiglia in cui abita temporaneamente, viene scambiato per Cassiel Roadnight, un ragazzo scomparso due anni prima. La somiglianza è davvero stupefacente e la famiglia, che ancora lo cerca disperatamente, sembra perfetta. È così che Chap decide di rubare l'identità di Cassiel e fingersi lui con la sua famiglia e i suoi amici. Diventare qualcun altro però è meno semplice di quanto Chap possa immaginare, soprattutto quando inizia a scoprire che la vita di Cassiel era tutt'altro che perfetta e che anche la sua famiglia nasconde molti segreti

LA MIA RECENSIONE
Chap non ha una vera e propria identità. Cresciuto con il nonno di cui conosce a malapena il cognome ma non il nome, un giorno si trova costretto a scappare e a vivere nascosto. Trovato dai servizi sociali, gli viene mostrata la foto di un ragazzo scomparso che è identico a lui. Non ci pensa a lungo prima di decidere che fingersi lui gli porterebbe solo vantaggi, a partire da un'identità per continuare con una famiglia e una casa. Si accorgerà presto, però, che la famiglia in questione non è perfetta. Inoltre il fatto di dover fingere diventa sempre più un peso, sia per il senso di colpa che per la paura di essere scoperto. Non sa che un ulteriore guaio sta per incombere su di lui.
La storia non è male, forse un po' troppo ripetitiva quando si descrivono le paure e i sensi di colpa. Anche alcune scene vengono descritte più di una volta, perché raccontate a persone diverse. Questo annoia un po'.
In un thriller vanno inseriti degli indizi che lascino intuire il colpevole. Forse l'autrice ha un po' esagerato. Non appena entra in scena il personaggio in questione già si è in grado di ricostruire la storia. Restano solo le motivazioni e le modalità da scoprire e questo toglie suspense al racconto.
Colpisce invece il messaggio del volere essere qualcuno nella società, l'importanza di avere una casa e una famiglia che, quando ti guarda, ti veda.

...
"A che pensi?" ha chiesto.
Odio quella domanda. Se stai pensando vuol dire che è una cosa privata. Se volessi farlo sapere a qualcuno, parleresti.

...
Secondo nonno, mangiare vegetariano non era solo una questione di salute, crudeltà, soldi o gusto, era anche una questione di buona educazione. Diceva che rubare il latte, le uova e il miele era già prendersi una grossa libertà senza bisogno anche di mozzare una gamba a qualcuno per annegarla nel sugo.


Recensione n. 29 - UNA FIDANZATA IN PRESTITO di Silvia Stoyanova

UNA FIDANZATA IN PRESTITO
di Silvia Stoyanova


TRAMA
Il destino non scende a compromessi con nessuno e la vita ci travolge con la sua inspiegabile forza cambiandoci per sempre, in modo impercettibile ma costante. Finché non ci guardiamo indietro, rendendoci conto di quanta strada abbiamo fatto, dei nostri fallimenti e dei nostri successi.
Questa è la vita di Kim Stewart. Colma di fatti eccezionali come il lavoro dei suoi sogni, la sua carriera in continua crescita e i suoi strampalati ma grandiosi amici. Tutto si svolge, silenziosamente, in una magica Manhattan dove il termine “silenzioso” è solo uno status mentale creato per poter credere di avere un momento per sé stessi. E ciò non è facile quando si è sotto gli occhi dei media ogni giorno, come Kim.
Ma cosa accade quando il destino porta sulla sua strada l’uomo che potrebbe essere quello giusto? E cosa succede se, poi, lo stesso destino comincia a divertirsi mescolando le carte in tavola quando sembra che la vita abbia intrapreso una strada sicura, o se passato e presente si intrecciano in un groviglio di emozioni?
Kim scoprirà che l’unico modo per sopravvivere al tornado di avvenimenti che si sono abbattuti su di lei sarà quello di scendere a compromessi con sé stessa. Ma cosa bisogna fare quando il compromesso fatto rischia di pregiudicare l’obbiettivo che si vuole raggiungere?
Una storia d’amore ricca di sorprese e magia che stravolge una vita.
 


LA MIA RECENSIONE
Avevo già provato a leggerlo un anno fa, ma mi sono lasciata fermare dai numerosi cliché incontrati nelle prime pagine. Dato che non amo lasciare le cose a metà, ci ho riprovato ed è andata meglio. Fino a quando la protagonista non riceve la mail con la proposta di contratto, però, i cliché ci sono davvero tutti.
Dalla mail le cose si fanno interessanti, anche se non riesco a comprendere il motivo della proposta. Le cose sembravano andare già bene fra loro, anzi lei aveva addirittura confessato attrazione verso di lui, quindi perché l'esigenza di mettere tutto nero su bianco e rendere un bel rapporto mera merce di scambio? 
Ci sono anche comportamenti che non sembrano avere senso: se sono innamorati perché stabilire un accordo e, se c'è un accordo, perché fare i capricciosi? Non sembra esserci coerenza nel comportamento dei due.
Ad un certo punto chiariscono la situazione ma Kim si comporta peggio di quando stava con lui per dovere. Secondo me l'idea era buona (anche se non originalissima) ma non è stata sviluppata a dovere. Anche il finale lascia con l'amaro in bocca perché mi sembra incredibile che a Kim non sia venuta in mente quell'ipotesi, quando in realtà sarebbe la prima cosa a cui una persona penserebbe. Invece di un colpo di scena abbiamo una reazione da "ma va? Era ora che ci arrivassi"

Voglio aggiungere un pensiero su una scena. Sarà solo una mia opinione personale ma, quando Kim si trova sulla spiaggia a leggere Dan Brown, il suo amico le dice che non la faceva una da lettura impegnata. Onestamente, a me piace Dan Brown ma non lo definirei una lettura impegnata ed è la prima volta che ho sentito qualcuno definirlo tale.



lunedì 21 novembre 2016

Recensione n. 42 - POSSESSION: ASCESA di Valentina C. Brin

POSSESSION: ASCESA
di Valentina C. Brin


TRAMA
Londra, 1680. Per il giovane Charles Rochester, marchese di Bolton ed erede del duca di Norfolk, desiderare un uomo è inaccettabile: la feroce attrazione che il nuovo servo suscita in lui deve essere soffocata a qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il cuore a tacere quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e l'unica persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di essere perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che non potrà mai averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua presenza sembra essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti nascosti tra le mura di Norfolk House vengono a galla, tutto precipita. C'è solo un modo in cui Charles può sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci riuscire deve essere pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli ha donato: la propria umanità.
I torti non si perdonano e per il sangue versato c'è sempre un prezzo da pagare.


LA MIA RECENSIONE
All'inizio pensavo fosse Dorian il protagonista di questo romanzo: il ragazzo bello e misterioso che viene salvato dall'orfanotrofio per essere portato nella casa di una famiglia nobile. Ben presto ci si rende conto che non farà parte della famiglia ma che è stato "acquistato" per essere lo sguattero. Quando poi entra in scena Charles, il figlio del Duca, l'attenzione viene spostata su di lui. Dipinto come una bellissima persona da chi lo conosce, noi siamo testimoni di quanto questo sia lontano dalla realtà. Scopre di essere attratto da Dorian, cosa che mai avrebbe pensato potesse capitargli e che soprattutto non vorrebbe. Tenta di ribellarsi con ogni mezzo, ma la passione è più forte di lui.
Quando ho scoperto che anche il padre è in una situazione simile alla sua, ho pensato che finalmente Charles avrebbe potuto avere un complice con il quale confidarsi e capire che non è poi così sbagliato provare un certo tipo di sentimenti. Ma stranamente, lui reagisce in modo inaspettato. Ammetto che questa cosa mi ha lasciata perplessa: invece di sentirsi meno solo, probabilmente per lui è stato come guardarsi in uno specchio e vedere ciò che ha tentato di rifiutare fino a quel momento lo ha fatto impazzire. La cosa avrebbe avuto più senso però se poi non avesse ceduto tanto in fretta alla propria omosessualità. Il bello è che in seguito si preoccupa che amare un uomo lo possa mandare all'inferno...dopo quello che ha fatto?
Mentre Dorian rimane la bella persona che era fin dall'inizio, innamorato del suo padrone, la figura di Charles evolve, cadendo sempre più nel baratro. Ogni azione ha una conseguenza che lo porta a compierne altre, sempre peggiori.
Ho trovato questo testo ben scritto e coinvolgente. E' scorrevole e avrebbe meritato le cinque stelle se il finale non fosse rimasto in sospeso. So che fa parte di una serie ma, dato che la stessa autrice ammette che il romanzo può essere letto a parte, mi aspettavo anche un finale.



martedì 8 novembre 2016

Recensione n. 41 - CI VEDIAMO SU FB - di Lavinia Brilli

CI VEDIAMO SU FB
di Lavinia Brilli


TRAMA
Diploma d'onore alla IX edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden

“Diana, mia cugina Diana che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense per il controllo a campione.
Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”


Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo…



LA MIA RECENSIONE
Cosa saremmo disposti a fare pur di apparire più "social" di quanto non siamo in realtà?
L'argomento è attualissimo e ci ritroviamo di fronte alla versione femminile (e digitale) di Fantozzi, che invece di risolvere i problemi parlandone, cercava soluzioni che non facevano altro che peggiorare la situazione. La donna in questione parte con mille propositi e, tra scelte sbagliate e la sfortuna che non manca di metterle i bastoni fra le ruote, si vede costretta a più volte a dover correre ai ripari. Convinta di dover uscire e avere tanti amici per dimostrare di essere interessante, non si rende conto che forse ha già quello che le serve, con il rischio di perderlo per un ideale che non la rappresenta.
Penso che più o meno tutti ci siamo sentiti come lei, almeno una volta nella vita. E proprio i suoi comportamenti esagerati ci aiutano a capire quello che davvero conta.
Una commedia brillante e divertente che apre gli occhi sulla società odierna.


giovedì 3 novembre 2016

Recensione n. 40 - L'IMPRONTA DEL DESTINO di Elisa S. Amore

L'IMPRONTA DEL DESTINO
di Elisa S. Amore


TRAMA
Londra, 1720. Un ragazzino che scappa tra la folla, una fanciulla in lacrime che grida disperata. A Evan James basta un attimo per capire cosa sia successo e per lanciarsi all’inseguimento del ladruncolo. Quando lui torna per restituirle la refurtiva – un antico medaglione d’inestimabile valore –, Lady Venetia rimane folgorata dalla bellezza di quel giovane, dai suoi modi gentili e dalla sua nobiltà d’animo. E perciò lo invita al ricevimento che si terrà quella sera nel palazzo del padre. Per Evan, sarebbe un’occasione unica per entrare in contatto con la nobiltà londinese e, un giorno, ottenere perfino la mano di Lady Venetia, la cui dote salverebbe la sua famiglia dalla bancarotta. Eppure qualcosa dentro di lui lo induce a rifiutare. Come se, in fondo al cuore, Evan sentisse già di appartenere a un’altra donna. A una donna che non ha ancora incontrato. A una donna che, quando sarà giunto il momento, segnerà per sempre il suo destino…

Col suo stile diretto eppure ricco di sfaccettature, Elisa S. Amore mescola sapientemente amore, mistero e azione, dando vita a un racconto appassionante e intenso, romantico e audace. Un racconto che è un’introduzione perfetta alla «Carezza del destino», di cui è il prequel.



LA MIA RECENSIONE
Evan è un ragazzo che sembra irresistibile agli occhi di qualsiasi ragazza, ma lui è alla ricerca di una in particolare. Anche se ancora non sa chi sia.
Nella parte centrale del racconto, aiuta una ragazza a recuperare quanto gli è appena stato rubato. Quello che però appare più importante non sono questi eventi, ma gli strani sogni di Evan.
In definitiva, non succede molto in questo racconto, ma la storia prende: mi ha lasciato con il fiato sospeso e la curiosità di scoprire cosa è successo al ragazzo.
Stupida io che l'ho preso senza informarmi prima. Se avessi saputo che si trattava di un capitolo posto a metà tra due romanzi di una saga, avrei aspettato a leggerlo. Diciamo che però ha raggiunto il suo scopo perché queste poche pagine mi hanno invogliato a leggere l'intera saga.
Ottima mossa di marketing, che però non avrebbe funzionato se l'autrice non fosse così brava.




Recensione n. 39 - NON POSSO NON AMARTI di Antonietta Agostini

NON POSSO NON AMARTI
di Antonietta Agostini


TRAMA
Sì può desiderare e detestare una persona allo stesso tempo? Fabio e Nicole hanno superato la fase tra odio e amore anche se lavorano separati riescono a portare avanti la loro relazione fatta di sesso e amore non confessato. Nicole lavora fianco a fianco con Adriano e Fabio non sopporta la loro vicinanza, soprattutto perché la sua gelosia morbosa metterà molte volte a rischio la loro relazione. Fra litigi, azione ed erotismo, Fabio e Nicole si ritroveranno a combattere contro la paura di perdersi, soprattutto quando lui si renderà conto che dovrà fare di tutto per proteggerla dal loro peggiore incubo.

Il primo volume di questa duologia è Non posso amarti...



LA MIA RECENSIONE
Continuano le avventure dei colleghi poliziotti Fabio e Nicole tra indagini, intrighi amorosi e gelosie.
Fabio è tremendamente geloso e possessivo, ma abbiamo potuto constatare in questo romanzo che non ha tutti i torti. Nicole è una calamita per gli uomini e lui non vuole assolutamente lasciare che qualcuno possa portargliela via, come gli era già successo in passato con un'altra donna.
Il primo capitolo di questa storia non mi era dispiaciuto, ma questo lo preferisco di gran lunga. Più emozionante e più profondo, rispetto al precedente.