LA RIVINCITA DELL’AMORE
di Evelyn Storm
TRAMA
Tre libri in uno: Tu, come una valanga, Don't leave me for
Christmas, Una notte a Londra, già usciti singolarmente, finalmente uniti in un
unico volume.
Tu, come una valanga: Angelica è una giovane donna in carriera
alla ricerca di una vacanza. Christian è un programmatore informatico dal cuore
distrutto per la fine della sua relazione. Si ritroveranno in montagna, ma il
tempo per conoscersi durerà solo pochi giorni... ce la faranno?
Don't leave me for Christmas: Sarah ha tradito Jed. Costretta per
forza di cose a tornare dalla famiglia, soffre per l'amore "finito".
Ma sarà vero? Riuscirà il Natale a compiere la magia di farli tornare insieme?
Una notte a Londra: Guia e Alessandro non si conoscono, ma hanno
un'amica in comune. Durante una cena fanno conoscenza e scoprono che potrebbero
essere molto più completi e felici di come sono. Tra qualche risata, un po' di
confidenze e una vacanza a Londra... scoccherà la scintilla?
LA MIA RECENSIONE
Tu, come una valanga: Angelica e suo fratello affittano una casa per le vacanze in
montagna e qua la ragazza incontra per caso Chris, che si rivela essere un
amico del fratello. Anche se per pochi giorni, dovranno stare nella stessa
casa. Le premesse per una storia romantica ci sono tutte.
Ho trovato la scrittura piuttosto acerba. I ragazzi sono a posto,
anche se Chris fa domande stupide e non si capisce se il suo intento sia solo
quello di stuzzicare o se davvero non ci arrivi. Lei è sotto un treno già due
secondi dopo averlo visto e se lo farebbe subito, se potesse.
Storia al limite dell’inverosimile. Non so quanti anni abbiano i
protagonisti ma lei sembra una bambina che si atteggia da grande; lui a volte
ragiona bene e altre scende al pari della ragazza. I dialoghi sono forzati e
innaturali, troppo articolati per come ragionano. C’è qualcosa che stona.
E poi dai: va bene il colpo di fulmine, ma questa gli sta
praticamente chiedendo amore eterno dopo 5 minuti e la cosa peggiore è che
glielo chiede davvero, nel senso che lo prega di stare con lei. Imbarazzante e
umiliante. Il fratello poi, incoerente, passa dall’essere geloso a fare
l’amicone in un attimo. La parlata austriaca di Esther l’ho trovata fastidiosa.
Don’t leave me for Christmas: Sarah, dopo aver tradito Jed con un suo amico in più di un’occasione,
fa di tutto per riconquistarlo.
Non so quanto possa essere produttivo presentare la protagonista
come una zoccola che tradito il fidanzato con un suo amico. Non riesco proprio
a farmela piacere.
Lei poi cerca di giustificare il suo reiterato tradimento affermando
che tradire una o più volte non cambia le cose: basta una volta per avere lo
status di traditore e anche continuando, non cambia. Parliamone! Una volta può
significare una debolezza, un momento di sconforto; puoi non accettarlo, ma può
accadere. Ma ripeterlo significa avere coscienza di quello che si sta facendo,
lo si fa con la volontà di farlo e senza nessun rimpianto.
L’unico personaggio che sembra davvero adulto è Jed. I suoi discorsi mi
piacciono, sembra l’unico sensato ed è per questo che non è credibile il suo
repentino cambio d’idea. Posso accettare il perdono, ma in maniera graduale.
Una notte a Londra. Non c’è limite al peggio.
Già il racconto comincia male, con Guia che sta insieme all’ex
che, nel frattempo si era fatto una famiglia con un’altra, e la tratta da
schifo. Una situazione insopportabile che però funge da trampolino per la nuova
avventura della ragazza.
Grazie ad amiche in comune, a una cena conosce Alessandro, che la invita ad accompagnarlo a Londra per un
viaggio premio, la sera stessa in cui l’ha conosciuta. Lei, naturalmente,
accetta e si ritrovano in viaggio. Fanno i turisti per un giorno ma arriva il momento
di andare a dormire ed è qua che la situazione precipita.
Si fossero saltati addosso presi dalla passione, mi sarebbe andata
bene; ma lei che vuole fare l’amore e lui che rinuncia alle sue scelte per una
che conosce da cinque minuti mi pare assurdo.