venerdì 6 novembre 2020

#08 - THE FAILING HOURS di Sara Ney

THE FAILING HOURS

di Sara Ney



TRAMA

Zeke Daniels non è solo un cretino; è proprio uno stronzo, un idiota totale.

 Zeke tiene le persone a distanza. Non ha alcun interesse per le relazioni – come la maggior parte degli stronzi.

Frequentare qualcuno? Essere in una coppia? No. Non è roba per lui.

Non ha mai nemmeno pensato a cosa vorrebbe in una ragazza, perché non ha mai avuto alcuna intenzione di averne una.

Diavolo, ha a malapena una relazione con la sua famiglia, e sono imparentati; non piace nemmeno ai suoi stessi amici.

Quindi perché continua a pensare a Violet DeLuca?

La dolce e tranquilla Violet – il contrario di lui in ogni senso.

La luce contro la sua oscurità, anche il suo dannato nome richiama alla mente i raggi del sole, la gioia e stronzate del genere.

E anche questo lo fa incazzare.

 

LA MIA RECENSIONE

Come il precedente, il romanzo segue la storia del duro, palestrato e stronzo che si innamora della classica brava ragazza, timida e studiosa. Quella che non viene calcolata da nessuno, che però, guarda caso, è bellissima.

Ho dato una seconda possibilità perché avevo letto che questo capitolo era migliore del primo. Ed è vero. E’ scritto meglio, è più realistico e più emozionante. Poi ho trovato delle frasi che descrivono i genitori di Zach che mi hanno ricordato una “madre” che conosco, rendendomi ancora più reale la sua figura.

“quando ero piccolo non mi rendevo conto che erano solo degli stronzi del cazzo, non capivo che non ce l’avevano con me … sapevo solo che mi distrugge … come poteva godersi il jet set con un figlio piccolo alla disperata ricerca di attenzione? … Il cazzo di istinto materno di mia madre era pari a zero”.  

Fa male pensare che ci sono tanti bambini in queste condizioni.

 




LA MIA RECENSIONE

venerdì 4 settembre 2020

#07 - THE STUDYING HOURS di Sara Ney

THE STUDYING HOURS
di Sara Ney

TRAMA

ROZZO. ARROGANTE. STRONZO. Non c’è dubbio al riguardo, Sebastian Oz Osborne è il miglior atleta dell’università ma anche il più grande stronzo. Un cliché ambulante, sempre pronto a dire sconcezze, un corpo fantastico, uno a cui non frega un cazzo di ciò che pensa la gente.

INTELLIGENTE. ELEGANTE. CONSERVATRICE. Non si cada in errore, Jameson Clarke può anche essere la studentessa più diligente della scuola, ma di certo non è una puritana. Trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra le sacre mura della biblioteca, James diffida di guardoni, atleti e stronzi e Oz Osbourne ha tutte queste qualità. Lei è brillante, sarcastica e il contrario di ciò che lui immagina.

Ogni stronzo ha le sue debolezze.

Lui vuole esserle amico.

Lui Vuole passare del tempo con lei.

Lui Vuole farla impazzire.

Lui Vuole lei.


LA MIA RECENSIONE

Romanzo di poche pretese, con il classico spaccone sportivo dal cuore di ghiaccio e la ragazza seria che riesce a far breccia nel ghiaccio.

Ho apprezzato la parte iniziale, pensavo fosse la classica storia della scommessa, invece lui è stato intelligente. Poi la storia è caduta un po’ nel convenzionale. Carina, ma niente di ché.

Forse la parte più interessante sono le frasi all’inizio di ogni capitolo, a volte coinvolgenti, altre divertenti tipo “mi ricordi il mignolo del piede: piccolo, carino… probabilmente ti sbatterò sul tavolo della cucina nel bel mezzo della notte”

 

Per tutto questo tempo ero preoccupata per me stessa e per il mio cuore, senza mai fermarmi a pensare che io avrei potuto fargli del male. Che egoista.” 

Bello questo spunto di riflessione. Siamo sempre troppo attenti a non subire e spesso non ci rendiamo conto che il nostro comportamento può ferire gli altri.




venerdì 28 agosto 2020

#06 - CUJO di Stephen King

CUJO
di Stephen King


TRAMA

A Castle Rock, una sonnolenta cittadina del Maine, la vita scorre sui soliti binari. Cujo, il docile San Bernardo del meccanico, scorrazza libero per la campagna... finché, una notte, il suo padroncino, aprendo la porta del ripostiglio, non vede emergere dalle tenebre due occhi infuocati. Chi è la creatura diabolica che da quel momento comincia a seminare ovunque terrore e desolazione? E' forse Cujo che, diventato idrofobo, si è trasformato nell'incarnazione stessa del male?


LA MIA RECENSIONE

Una normalissima cittadina, durante una torrida estate. Una famiglia all'apparenza perfetta, nasconde un segreto che potrebbe far saltare gli equilibri. L’officina del meccanico, uomo violento con una moglie stanca e, naturalmente, il loro cane, un bellissimo ed enorme San Bernardo.

Una serie di sfortunate coincidenze si sono incastrate l’una all'altra per portare Donna e il suo bambino all'officina di Joe, con la macchina che li ha piantati in asso, sotto il sole cocente, proprio quando tutti sono fuori per vari motivi. E Cujo non sta bene.

All’inizio mi chiedevo il perché del tanto dilungarsi nella descrizione delle persone. “io voglio arrivare al momento clou” continuavo a ripetermi.  Ma quando questo è arrivato ho capito che era necessario. Dovevo sapere ogni particolare che l’autore mi ha dato per poter capire gli stati d’animo del “dopo” . Nulla è lasciato al caso, ti porta dentro, nell’anima delle persone, per poi dare la stoccata.

Però ho capito una cosa di King: ha un problema nel descrivere i bambini. In tutti i suoi romanzi, sembrano sempre più grandi di quanto non siano, per come parlano e come si comportano. Brett, ad esempio, sembra un quindicenne, non un bambino di 9 anni; mentre Tad, che dovrebbe avere 4 anni, ne dimostra il doppio. 

Una cosa invece mi ha stupita, all’inizio del romanzo. Ci sono 4 o 5 pagine di un dialogo tra marito e moglie, in cui lei descrive nei minimi dettagli come si sente una moglie a un certo punto della sua vita, del perché lei abbia sentito il bisogno di cercare un amante. Poi ognuna di noi reagisce a modo suo, ma la sensazione! E’ descritta in maniera sublime ed è ancora più strano il fatto che ci sia riuscito un uomo.

 

“per un uomo con la sua testa, rifletté amaramente Charity, un colpo di fortuna significava soltanto che da qualche parte stava in agguato un colpo di scalogna”. Come dargli torto?

“Tu non conosci questa sensazione di vuoto, Vic, non credere di conoscerla. Tu sei un uomo e gli uomini si cimentano. Gli uomini si cimentano e le donne spolverano. Spolverano le stanze vuote e ascoltano il vento che ogni tanto soffia fuori dalle finestre. Solo che certe volte sembra che il vento sia dentro, sai? Allora metti un disco, Bob Seger o J.J. Cale o qualcun altro, e il vento lo senti lo stesso e ti vengono dei pensieri, delle idee, ma niente di bello. Ma vengono lo stesso. Allora vai a pulire i bagni e il lavandino e un giorno finisci nel negozio di antiquariato e vedi tutte quelle chincaglierie e pensi che tua madre aveva una mansarda piena di chincaglierie e che le zie avevano una mensola piena di chincaglierie e altrettanto la nonna… mi sono ridotta a un punto che stavo davanti allo specchio a vedere come mi cambiava la faccia, come nessuno mi avrebbe più scambiata per un’adolescente e mi avrebbe mai più chiesto di vedere la mia patente quando mi fossi ordinata qualcosa da bere al bar. Ho cominciato ad avere paura perché diventavo grande, alla lunga. Ted va all’asilo e questo significa che andrà a scuola e poi alle superiori…”




venerdì 21 agosto 2020

#05 - THE BUTLER di Marion Seals

THE BUTLER
di Marion Seals


TRAMA

Tutti abbiamo un passato.

Tutti facciamo delle scelte, anche se a volte il destino è più forte di qualunque cosa.

Questa è la storia di George e di come lui sia infine approdato a New York, in casa Stenton, insieme a Lex e Dora.

Ora sedetevi e ascoltate.


LA MIA RECENSIONE

Breve racconto con protagonisti Dora e il maggiordomo, già conosciuti in Big Apple.

Dora aspetta un bambino e, mentre sta per cedere alle classiche voglie, il maggiordomo tenta di porle un limite. Lei, intrigante come sempre, senza tanti di giri di parole, lo mette all’angolo fino a quando lo convince a raccontarle un episodio della sua vita privata. In questo modo veniamo a sapere anche di quando ha cominciato a fare il suo lavoro e che tipo di uomo è.

E niente, Marion Seals è una garanzia di divertimento: ti fa emozionare, commuovere, sorridere. Perfino con un racconto tanto breve.




venerdì 14 agosto 2020

#04 - A CHRISTMAS SIN di Lidia Calvano, Manuela Chiarottino e Estelle Hunt

A CHRISTMAS SIN
di Lidia Calvano, Manuela Chiarottino e Estelle Hunt


TRAMA

Tradire per la prima volta è come perdere la verginità. Varcato quel confine, nulla sarà più lo stesso.

È la notte di Natale e solo poche ore separano Guido dal realizzare il suo sogno di trasgressione. Ma, in quell’agitata vigilia, tre fantasmi gli faranno visita, mostrandogli i ricordi, i desideri, le paure più profonde. Tre visioni, tre modi differenti di vivere l’amore e la passione, una scelta da compiere. Una sola possibilità di cambiare il proprio destino.


LA MIA RECENSIONE (Contiene Spoiler)

Guido è un dottore, felicemente sposato con Elena. Un matrimonio perfetto, non fosse che il medico, in corsia, incontra Sofia e nasce in lui la tentazione di tradire la moglie.

L’appuntamento con Sofia era già programmato, quando riceve in visita i fantasmi del passato, del presente e del futuro per mostrargli come si era innamorato di sua moglie, i tormenti che sta vivendo e cosa lo aspetta in futuro. In pratica il cantico di Natale (che adoro) a sfondo erotico (che non mi convince per niente). 

A parte il fatto che il risultato è la descrizione di una serie di amplessi, è troppo facile potersi pentire di una scelta prima di portarla a termine solo perché sai che la moglie lo scopre subito. Avrei preferito che il fantasma gli avesse mostrato un Lui pentito, che non sa come guardare negli occhi la moglie dopo il tradimento e che il crollo del matrimonio fosse dipeso da questo, non: “oh cavolo, se la tradisco mi becca e mando tutto a puttane, meglio tenere su i pantaloni”




venerdì 7 agosto 2020

#03 - IL RITORNO di Diana Gabaldon

IL RITORNO
di Diana Gabaldon


TRAMA

Nell'"Amuleto d'ambra" Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna: negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile giacobita James Fraser. James e Claire consumano la loro ardente e avventurosa storia d'amore fra campi di battaglia e manieri cupi e misteriosi, consapevoli che Claire si sarebbe ben presto trovata davanti a una scelta difficile: seguire il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato, o tornare a un presente che ormai non le appartiene più...


LA MIA RECENSIONE

I protagonisti sono finalmente tornati in Scozia, ma dopo poche pagine sono ricominciati i discorsi politici.

Ben presto, però, si avvicina la fatidica battaglia di Culloden e la storia ritorna ad essere avvincente. Claire sa bene come andrà e tenta di tutto pur di evitare agli scozzesi il triste destino al quale stanno andando incontro con tanto entusiasmo. Jamie si trova tra due fuochi: da una parte deve sostenere la sua patria, dall'altra crede a quanto gli ha detto sua moglie e arriva alla conclusione che rimanga una sola cosa da fare. Mettere in salvo Claire. Sarà un addio straziante ma necessario. 

Si ritorna poi al presente, con le ricerche di Claire, Brianna e Roger. Devono riuscire a scoprire se Jamie è sopravvissuto alla battaglia e, se così fosse, cosa gli è successo. 

Questa seconda parte del romanzo (sappiamo che in Italia, a parte il primo, tutti i romanzi della serie sono stati divisi in due parti) è decisamente migliore rispetto alla prima. Dopo un inizio lento, la storia di Claire e Jamie si fa ricca di avventure e riesce ad emozionare. Certo le descrizioni a volte sono particolarmente pesanti, ma ormai abbiamo capito che la Gabaldon è così e la accettiamo. Anche la parte ambientata nel presente è avvincente e coinvolge anche il lettore nelle ricerche del trio. 

Sono soddisfatta di questa lettura e l'entusiasmo è ancora alle stelle, in attesa di leggere il prossimo capitolo.

 “un’evocazione della forma e della sensazione che dava al tatto ogni pezzo di me stessa, immaginando con precisione che aspetto avessero i vari organi e apparati quando funzionavano correttamente” È quello che faccio sempre io per calmare ansie o dolori, come mi avevano insegnato al corso pre-parto!

“Quando c’è umidità nell’aria, le  foglie di una quercia o di un frassino si girano in modo tale che se ne vede la parte inferiore, cosicché tutto l’albero acquista una tinta parecchio più chiara”. Bella lì. Non si finisce mai di imparare.

“L’onore senza il buon senso è follia. Magari cavalleresca, ma pur sempre follia.”




venerdì 31 luglio 2020

#02 - DIPENDENZA di Monika M.

DIPENDENZA
di Monika M.


TRAMA

Un corpo senza vita, una siringa ancora conficcata nel braccio. Nella stessa via, due anni prima, un ragazzo scompare nel nulla. Troppe coincidenze per chi non crede nel caso. Da qui parte la seconda inchiesta di Vittorio Spina.

LA MIA RECENSIONE

Passare dalle mani di un editor non avrebbe fatto male a questo racconto, che comunque risulta abbastanza noioso. Già è molto corto, in più si continua a lasciare il filo del discorso per concentrarsi su pensieri o ricordi che non c’entrano niente con la storia. Alla fine non rimane nulla, certe divagazioni le posso accettare in un romanzo, giusto per approfondire la descrizione di un personaggio, ma non in un mini racconto che non arriva alle trenta pagine

“La ragazza sembrava molto più piccola delle sue coetanee e per esperienza sapeva che in genere questo era sinonimo di padri gelosi e madri attente”



 


venerdì 19 giugno 2020

#01 - L'AMULETO D'AMBRA di Diana Gabaldon

L'AMULETO D'AMBRA
di Diana Gabaldon


TRAMA

Scozia, 1945 Claire Randall, infermiera militare, attraversa un magico cerchio druidico e, misteriosamente, si trova catapultata nelle Highlands del 1743, straniera in una terra dilaniata dalla guerra e dalle faide dei clan rivali. E' il 1968 e dopo vent'anni di silenzio durante i quali Claire non ha svelato a nessuno il suo segreto, torna con la figlia Brianna, una splendida ragazza dai capelli color del rame, alla Collina delle Fate, il luogo incantato dove è cominciata la sua avventura. Qui cerca il coraggio di raccontare il suo viaggio nel tempo e il suo amore per un guerriero scozzese che in un'altra vita e in un'altra epoca l'aveva conquistata. E sarà nel tentativo di ritrovare il suo amato che Claire si ritufferà nelle vertigini di un passato che dalle terre desolate e solitarie della Scozia l'aveva portata fino alla sfarzosa corte di Versailles. Ma il cammino che dovrà percorrere sarà lungo e non privo di ostacoli e di sorprese...


LA MIA RECENSIONE

Dopo l’entusiasmo del primo romanzo, sono rimasta un po’ delusa. La scrittura dell’autrice rimane sempre bella, ma un po’ troppo prolissa e, stavolta, troppo incentrata sulla politica. Ho fatto una fatica assurda a seguire i discorsi riguardanti il re e le conquiste, un po’ perché non sono ferrata e un po’ perché non sono interessata. Annoiandomi, tendevo a pensare ad altro in attesa di leggere fatti più coinvolgenti, con il risultato di capire ancora meno quello che si dicevano. La parte interessante è arrivata solo a 80 pagine dalla fine (su quasi 500!). Ma non demordiamo e andiamo avanti.




mercoledì 4 marzo 2020

#18 - IL BAZAR DEI BRUTTI SOGNI di Stephen King

IL BAZAR DEI BRUTTI SOGNI
di Stephen King


TRAMA
L'ironia, la ferocia, la malinconia, l'amore. E la paura, certo. Le storie raccolte qui toccano tutta la gamma delle emozioni, come ci illustra Loredana Lipperini, curatrice del libro: «Vi spaventerete per un bambino cattivo che uccide e per piccoli demoni che si nutrono del dolore. Imparerete a temere anziani giudici in grado di prevedere la scomparsa degli altri e giornalisti di gossip in grado di provocarla. Uomini in soprabito giallo vi attenderanno in salotto... Vi interrogherete sulla vita dopo la morte. Perché solo la scrittura riesce a parlare la lingua di Dio, e a consolarci dei nostri dolori. A questo servono i sogni, del resto. Anche quelli brutti. Soprattutto quelli brutti».


LA MIA RECENSIONE

Raccolta di 20 racconti inediti, tranne il primo.

01. Il Miglio 81
Christine, a confronto, non è niente. Un essere alieno che si posiziona in una stazione di servizio, con le sembianze di un’auto per poter mangiare il più possibile fa paura, soprattutto perché basta sfiorarlo per restarne intrappolati senza avere più vie di fuga. L’unica critica che posso muovere è il linguaggio usato dalla bambina e i suoi ragionamenti: non so come siano i bambini di 6 anni nel Maine ma quelli che conosco io devono avere almeno il doppio della sua età, prima di ragionare e parlare così.

“Gay vuol dire felice”
“Era cresciuta sapendo che bisognava aiutare chi era caduto e non riusciva più a rialzarsi. Però, anche che nessuno doveva permettersi di umiliarti, fosse a riguardo dei tuoi cavalli, della tua stazza, del tuo lavoro o delle tue preferenze sessuali. Se iniziavi a mangiare merda, rischiavi di farla diventare la tua dieta abituale.
“il poliziotto non credeva più che le macchine fossero dei mostri dai tempi di Christine-la macchina infernale, che aveva visto da ragazzino, pur rimanendo convinto che talvolta nelle macchine ci fossero mostri.”


02. Premium Harmony
Storia di normale vita coniugale: Ray che bisticcia con la moglie in auto, una piccola pausa durante il viaggio per un acquisto veloce e… la vita viene stravolta dal fato.
Il racconto in sé non è niente di chè, la descrizione di un singolo evento senza lode ne infamia.

03. Una rissa per Batman e Robin
La triste giornata di un figlio con il padre malato di Alzheimer. Già è dura così, ci mancava solo il bullo che incolpa gli altri per i propri errori.
Descrizione di un episodio portato all’estremo di fatti che, purtroppo, accadono eccome. Mi ha fatto provare tanta rabbia.

04. La duna
Questi sono i racconti che mi piacciono: un mistero, una storia affascinante e un bel colpo di scena.
Un vecchio avvocato ha da anni l’ossessione di raggiungere una duna magica, che mostra il nome (o i nomi) di qualcuno che morirà a breve. Oggi, il nome che vede lo spinge a sistemare il proprio testamento e chiede ad un giovane avvocato di farlo. Per dargli una spiegazione sul motivo, gli confida  tutta la storia, con un racconto che mi ha ricordato “intervista con il vampiro”.


05. Il bambino cattivo
Il male, nella forma di un bambino, lo ha preso di mira. Lo colpisce togliendogli le persone che ama, ma quando non ha più nulla da perdere, potrebbe stupirti.

“Anche l’idea più assurda può entrarti in testa, se sei sola e addolorata e qualcuno continua  a battere sullo stesso tasto. Ti striscia dentro come un verme e deposita le uova, e presto hai il cervello pieno di larve.”

06. Una morteUna bambina è stata uccisa e i sospetti cadono sul “fesso” del paese, che è il proprietario del cappello ritrovato sulla scena del crimine. Sarà veramente lui il colpevole?


07. La chiesa d’ossaUna poesia in cui si racconta la storia di un sopravvissuto. Non molto coinvolgente.


08. MoraleDall’introduzione al racconto: “da matricola avevo anche scoperto di avere un tipo di sangue piuttosto raro, A negativo….oggi il sangue lo dono”
Ecco. Lo stesso che ho io e anche io lo dono all’Avis. Bello scoprire di avere qualcosa in comune con lo Zio.
Una coppia affiatata ma in difficoltà economiche. I progetti per farsi una vita vengono stravolti da una proposta indecente che sicuramente sistemerebbe le loro finanze, lasciando però aperti i conti con le loro coscienze.
Un racconto che ti mette ansia perché sai in partenza che la proposta sarà qualcosa di osceno ma non sai cosa aspettarti e nemmeno se i due accetteranno. Quando poi viene svelata, il racconto perde di intensità, secondo me. Descrive il comportamento dei due, che sono sconvolti, ma senza analizzarne nel profondo i sentimenti.

“Per come sono stato cresciuto, l’assenza di fede è impossibile quanto la levitazione. Ciò nonostante non nego la natura truffaldina di tutta a questione, né i trucchetti psicologici con cui molti uomini di fede assicurano la prosperità di quelle credenze. Se il Papa porta il suo celebre copricapo, non è perché gli è stato conferito da Dio, ma perché moltissime persone, uomini e donne, hanno creduto ai ricatti teologici pagandoli di tasca propria.”


09. AldilàCosa c’è dopo la morte? È una domanda che tutti ci poniamo prima o poi. Questo racconto mostra un’alternativa a cui non avevo mai pensato ma non riesco a decidermi se mi piacerebbe oppure no.


10. UrDall’introduzione al racconto: “Chi lavora va pagato, e io penso che sia vero. Scrivo per amore, ma l’amore non paga le bollette.”
Un professore universitario di letteratura si lascia convincere ad acquistare un kindle, ma quello che gli viene consegnato è molto particolare: permette di acquistare le bibliografie complete di tutti gli autori, con la possibilità di scegliere tra quelle esistenti in altri mondi paralleli. In più c’è una sezione di notizie che portano la data fino a mesi dopo, nel futuro.
Un racconto lungo che forse poteva essere tagliato. Ci vuole una vita prima di riuscire a capire in che direzione i vuole portare l’autore, poi, finalmente, ti acchiappa e non ti molla più.


11. Herman Wouk è ancora vivoDue storie: una madre disperata, con i suoi bimbi, noleggia un’auto per passare il week end con un’amica e suo figlio, anche loro in auto; una coppia di poeti si ferma in un’area di sosta per pranzare. Una storia cruda con niente di sovrannaturale, solo tanta disperazione.

“la grazia di Dio è un concetto molto affascinante. Funziona benissimo finché non tocca a te.”

12. Giù di cordaForse ho capito un po’ troppo presto cosa fosse successo, ma solo perché è capitata la stessa cosa al mio vicino di casa, un paio di anni fa. Povero Paolino, chissà cosa diavolo ti sarà passato per la testa durante quella terribile settimana.


13. Blocco BillyKing, protagonista di un suo racconto, è un giornalista che intervista un vecchio membro di una squadra di baseball per saperne di più riguardo un giocatore he ha fatto tanto in poco tempo. Blocca Billy, il suo soprannome, era un ragazzo tanto bravo quanto strano. La descrizione delle partite giocate non le ho capite più di tanto ma sorvolo, perché non mi interessano. Ciò che conta è il gioco di Billy e il suo comportamento quasi robotico.

14. Mister Yummy
Dall’introduzione al racconto: “Odio il preconcetto secondo cui non sarebbe possibile trattare un argomento senza averne avuto un’esperienza diretta, e non solo perché questo mette un limite all’immaginazione umana, che fondamentalmente di limiti non ne ha. Un simile pregiudizio suggerirebbe anche, infatti, che immedesimarsi è possibile solo fino a un certo punto. Mi rifiuto di accettarlo, perché ciò starebbe a significare che i cambiamenti veri e propri sono fuori dalla nostra portata, così come l‘empatia”

Gli ospiti di un ospizio prima o poi devono fare i conti con la morte. Sinceramente, mi è piaciuta più la presentazione che non il racconto in sé. È partito con ottime pretese che sono state perse per strada.

“Alcune volte, e non importa se è la sera giusta o sbagliata, se si è in un bel posto o in uno orrendo, il desiderio cresce fino a prendere il sopravvento. Ogni cautela viene spazzata via. Ogni logica razionale cessa di esistere. I rischi non contano più nulla.”


15. Tommy
Ho capito solo che qualcuno è morto. Per il resto mi sembra di aver mandato giù un acido. Diciamo che siamo in tema, non so se sia quello che voleva ottenere ma mi sono sentita un po’ in “Hair” pure io.


16. Il piccolo Dio verde del dolore
Dopo un grave incidente, un uomo è succube del dolore anche se, secondo l’infermiera che lo assiste, è lui che non vuole guarire. La spiegazione, però, potrebbe essere un’altra. Una spiegazione paurosa.
Un racconto che ti tiene con il fiato sospeso e con il dubbio se credere a uno o all’altro. E poi arriva il finale che ti gela.


17. Quell’autobus è un altro mondo
Un uomo ha un appuntamento importante, che  sembra essere alla fine di una strada piena di imprevisti, tra cui l’affiancamento del suo taxi a un bus.
Non so se sia più agghiacciante la scena cui assiste l’uomo o la sua reazione.

“Quando le cose cominciano ad andare storte, vanno storte finché non si arriva alle lacrime.”

18. Io seppellisco i viviIl racconto di uno scrittore di necrologi che un giorno decide di provare a scrivere quello di una persona viva. Le conseguenze sono devastanti.
L’idea mi piace molto, ma è come se mancasse qualcosa, non dà abbastanza brividi. Poi il protagonista, secondo me, avrebbe dovuto sperimentare di più. Se si avvera ciò che scrivi, non è detto che succeda solo nel caso di un necrologio, io avrei provato a scrivere di azioni compiute dalle persone per vedere se si fossero avverate.

“Non avevo letto che il governo aveva fatto esperimenti con l’LSD e il controllo mentale su soggetti ignari, negli anni cinquanta?” Magari ai genitori di una certa Charlie?

19. Fuochi d'artificio ubriachi
Una sfida a suon di fuochi d’artificio tra i residenti e gli stranieri ricchi. L’alcool non  migliora le cose.
Divertente ma non entusiasmante, anche un po’ ridicola come situazione. Anche se le persone, con il proprio orgoglio, sarebbero capaci di questo e altro.


“Paul Massimo tese la destra nella nostra direzione, garbato come sempre, invitandoci a cominciare. Abbozzai un cenno di rifiuto con la testa, allungando  a mia volta la mano, quasi a rispondergli: nossignore, oggi tocca a te, messere del mio sedere. Lui alzò le spalle e dimenò un dito, alla maniera di un arbitro di baseball che segnala un fuoricampo.” Non so perché mi immagino queste scene come Di Caprio-Gatsby che alza il calice.

20. Tuono estivo
Un po’ come “io sono leggenda” ma molto, molto, troppo realizzabile. Potrebbe succedere davvero e la cosa mi fa venire la pelle d’oca. In caso di catastrofe uno pensa “chissà, magari sarò uno dei superstiti”, ma in certi casi non so cosa sarebbe peggio tra morire e sopravvivere a tutti gli altri; al resto del mondo.



mercoledì 29 gennaio 2020

#17 - LA STRANIERA di Diana Gabaldon

LA STRANIERA 
di Diana Gabaldon




TRAMA

L’anno è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan... nell’anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L’incontro con il giovane e affascinante cavaliere scozzese James Fraser la costringe a una scelta radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro. Ironica, avventurosa, appassionata e molto coraggiosa, Claire è una straordinaria eroina che conquista il cuore del lettore fin dalle prime pagine.



LA MIA RECENSIONE
Finalmente è finita la guerra e Claire si ricongiunge con il marito Frank Randall. Organizzano una seconda luna di miele per riavvicinarsi dopo tanto tempo, mentre il marito coglie l’occasione per portare avanti le sue ricerche dell’albero genealogico della famiglia Randall. Nelle prime pagine del libro apprendiamo con loro alcuni particolari e fatti storici, sentiamo nominare alcuni personaggi che ci serviranno poi.
Durante una visita alle pietre di Craigh Na Du, Claire viene trasportata nello stesso luogo di 200 anni prima. Qui si imbatte prima negli inglesi e poi negli scozzesi e quindi incontra Jamie Fraser con cui affronterà varie avventure. Tante avventure perché, nonostante la mole del romanzo, non c’è mai un momento di tranquillità per la giovane coppia.
Penso sia la prima volta che apprezzo così tanto l’uso della prima persona in un libro. Sembra davvero di sentire la voce di Claire che, con calma, racconta ciò che vede intorno a sé. Si riesce a carpire l’entusiasmo, la paura, il sollievo e la rabbia che prova lei. È straordinario.
Finalmente una storia affascinante, intrigante e con una donna forte. Claire, nonostante i problemi che derivano dalla sua situazione, non si abbatte mai e, sempre a testa alta, affronta tutto e tutti, facendosi valere. Nonostante ciò non mette i piedi in testa a nessuno. Come Jamie, d’altro canto: un giovane completamente innamorato di lei, la cui ingenuità lo porta spesso a dire o fare cose divertenti. Nonostante le tradizioni dei suoi tempi lo portino, a volte, a comportarsi come un “padrone”, lui non si sente tale e se ne pente immediatamente, tanto da arrivare a promettere solennemente di non farlo più.

“La prudenza è la parte migliore del coraggio”
“La prima sera in una locanda, tuttavia, ero rimasta sveglia per una buona mezz’ora, affascinata dall’incredibile varietà di suoni che l’apparato respiratorio maschile può produrre” – Fantastica Claire!

“Le azioni di chiunque influenzano il futuro. Se voi foste rimasta nella vostra epoca, le vostre azioni avrebbero ugualmente influito sul corso degli eventi futuri, esattamente come lo fanno ora. Voi avete perciò la stessa responsabilità che avevate allora… che ogni uomo ha in qualsiasi epoca. L’unica differenza è che forse siete in posizione tale da poter prevedere con maggiore esattezza quali effetti avranno le vostre azioni… oppure, al contrario, forse non lo siete.”





martedì 14 gennaio 2020

#16 - IL PROFUMO DELLA PIOGGIA di Alessia Cucè


IL PROFUMO DELLA PIOGGIA
di Alessia Cucè


TRAMA


"E non importa se l’amore nasce in una bellissima giornata di sole mentre sei al mare allegro e spensierato o in una corsia del reparto oncologico, dopo un intervento che ti ha terrorizzato e debilitato, durante una giornata tempestosa dove l’unica cosa che ti fa stare bene è il profumo della pioggia. Importa solo che nasca, che l’amore non si dimentichi di te e venga a bussare al tuo cuore e lo riempia, talmente tanto da credere di non avere spazio per contenerlo tutto."

Isabel, un chirurgo oncologico. Set, un paziente oncologico. Lei solare e con tanta voglia di vivere, lui insicuro e solitario. Due caratteri opposti che si contrasteranno e la piacevole consapevolezza di voler amare, nonostante tutto. La voglia di sconfiggere la paura, di voler vivere ogni giorno senza pensare a cosa possa riservare il futuro.



LA MIA RECENSIONE


Isabel è un chirurgo oncologico di una sensibilità ed empatia infinite. Il medico che chiunque vorrebbe, in una situazione del genere. Attorno a lei si aprono varie situazioni: Joy, la neonata abbandonata che apre un varco nel cuore della dottoressa; la bambina malata di leucemia, consapevole del proprio destino ma dotata di grinta, entusiasmo e intelligenza; Set, il paziente oncologico che, ormai rassegnato, diventa duro e scorbutico. Isabel si prenderà cura sia della sua salute che del suo cuore.



Arrivo da un periodo nero con la lettura: non riuscivo più a leggere nulla che mi attirasse veramente, fino a quando non mi sono imbattuta in questo romanzo, che avevo sul lettore già da un po’.

Mi ha completamente rapita. Complice anche la situazione che sto vivendo in questo momento, che mi ha fatto pensare alla casualità di iniziare un libro che tratta questo argomento proprio adesso. Sarà il destino?

La storia è bellissima: un amore vero, non la solita storia tutta rose e fiori; una passione che si deve scontrare con la dura verità e i mille problemi della vita. Due persone, così diverse tra loro, che si trovano e riescono a scoprirsi e aiutarsi a vicenda. Una donna finalmente forte e indipendente, che non si fa mai mettere i piedi in testa, che sa essere dolce quando vuole e testarda quando serve.

Voglio fare davvero tanti complimenti all’autrice di questo romanzo perché ha saputo coinvolgermi, emozionarmi, farmi innamorare dei protagonisti. Mi ha fatto piangere ma mi ha anche fatto ritrovare la voglia di leggere.

Una sorpresa inaspettata.