mercoledì 27 gennaio 2021

#14 - IL GUERRIERO E LA DAMA DI GHIACCIO di Fabiola D'Amico

 

IL GUERRIERO E LA DAMA DI GHIACCIO

di Fabiola D'Amico


TRAMA

Londra 1815. Helena non ha chance: deve fuggire. Comincia così un viaggio verso l’ignoto: Londra, Parigi, Firenze, Taormina. Contando sulle sue sole forze dovrà sfidare il destino, tuttavia incontrerà sempre qualcuno pronto ad aiutarla: il gentiluomo di Londra, il capitano della nave, il proprietario di un club esclusivo, il misterioso uomo che le aprirà le

porte dell’amore quando il suo cuore si è cristallizzato a ogni sentimento e tutti la conoscono come la dama di ghiaccio. Alexander David Conte di Rutland ha degli obiettivi precisi: trovare l’uomo che ha condotto il padre al suicidio e vendicarsi. S’improvvisa corsaro durante la guerra con Napoleone; si cala, con sprezzo del pericolo, nel ruolo di pirata in seguito. Tutto per ottenere la vendetta. Il destino lo ha trasformato in un guerriero che non ha tempo per l’amore.

Due anime sole, ferite, che s’incontrano, si sfiorano, si amano e si perdono. Divisi dagli obiettivi, dal passato, dal presente. Uniti dal destino, separati dalla perfidia di un uomo.

 

LA MIA RECENSIONE

Due storie parallele, due vite destinate ad incontrarsi. Da una parte Alexander, il cui padre si è suicidato quando lui era ancora un bambino, che vive con un solo scopo: vendicarsi di chi ha distrutto la vita di suo padre e di conseguenza anche la sua. Dall’altra Helena, che dopo una vita di sofferenze causate dal padre che ha sempre considerato la moglie uno strumento per avere un figlio maschio, perde la madre, rimanendo tra le grinfie di un padre che ha ben poco di amorevole.

Helena scappa di casa e si scontra con Alexander, anche se ancora non è il tempo giusto per stare insieme. Lui è accecato dalla sete di vendetta e lei vuole scappare il più lontano possibile.

Ma la vita ha deciso di unirli e non si scappa al destino. Presto i due si incontreranno di nuovo e allora potranno innamorarsi.

Il linguaggio di questo romanzo alterna lo stile storico a quello moderno, rendendolo molto più godibile, soprattutto per chi non è un gran appassionato di storici. Resta però la cura degli ambienti e dei costumi, consoni all’epoca. Forse un po’ meno i comportamenti, a volte un po’ troppo moderni.

La trama non è sicuramente delle più originali, con il bel cavaliere che salva la ragazza indifesa, anche se questa sa tirare fuori le unghie quando serve.

Una delle cose che mi ha colpito favorevolmente è il fatto che non si tratta della solita storia lineare: i due si incontrano, si innamorano, litigano e si riappacificano. No, la trama è ricca di colpi di scena e la storia dei due si interrompe per mostrarci la loro vita, prima dell’incontro definitivo.

Punto a sfavore, invece, sono i troppi colpi di fortuna. Il fatto di ritrovarsi a chilometri di distanza, di incappare proprio nelle persone giuste al momento giusto. Helena si sposta dall’Inghilterra alla Francia, per fare tappa in Italia, prima di tornare in patria ma non sembra smarrita minimamente. Così come Alexander, che con la sua ciurma si improvvisa pirata navigando mari e oceani. Non so. Questo aspetto è poco convincente.

Nel complesso l’ho trovata una lettura gradevole e avvincente.

 

“Aveva capito che la gentilezza era scambiata sovente per umiltà e la gente umile non veniva ascoltata”

“Era in suo potere, ma era lui a voler essere suo schiavo”





lunedì 25 gennaio 2021

#13 - IL QUADRO SENZA VOLTO di Mimmo Villa

 IL QUADRO SENZA VOLTO

di Mimmo Villa


TRAMA

Nel 1785, nella provincia di Vercelli, a Fontanetto Po, due ragazzi di campagna, abili nella pittura, nell’intaglio del legno e con una particolare dimestichezza con le note musicali, vivono una storia d’amore e di amicizia con la giovane sposa francese di un nobile del luogo.

Giovannino, virtuoso violinista e loro amico del cuore, li invita a raggiungerlo a Versailles dove avrà modo di far ascoltare alla regina una loro composizione inedita e particolare: un canto di guerra.

Il viaggio verso la reggia diventerà una fuga piena di pericoli e di colpi di scena.

Un quadro particolare, i cui personaggi non hanno un volto, e la sua cornice decisamente singolare sono al centro di una disputa tra i responsabili del museo della Reggia di Versailles e i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico.

A Losanna, sede dell’assegnazione di alcuni reperti storici di dubbia provenienza, appartenuti alla collezione privata di Herr Karl Zwiller, un omicidio blocca l’attribuzione del dipinto.

Lorenzo Bruni, dapprima con l’aiuto di alcuni giovani amici e poi con la preziosa collaborazione di Serena, la sua bella ragazza, è al centro della vicenda, dove le sue preziose intuizioni indirizzano la polizia di Parigi sulle tracce dell’assassino.


LA MIA RECENSIONE

La storia è raccontata su due livelli storici. Nel ‘700 la storia di due amici che si vedono costretti a scappare a Versailles, dove uno di loro realizzerà un quadro particolare per la Regina

Ai giorni nostri, il furto di questo quadro e la ricerca del ladro da parte di improbabili investigatori.

All’inizio si fa un po’ fatica a seguire i ragionamenti sul furto del quadro e i ruoli dei vari personaggi, poi con il capitolo sul passato si cominciano a capire tante cose e la storia prende una piega molto interessante, ricca di copi di scena.




giovedì 21 gennaio 2021

#12 - L'AMORE E' UN INCIDENTE MERAVIGLIOSO di Sara Purpura e Erika Cotza

 L'AMORE E' UN INCIDENTE MERAVIGLIOSO

di Sara Purpura e Erika Cotza


TRAMA

Si può essere soli da sempre o conoscere la solitudine pur essendo in due.

Sebastian è un uomo ferito, fatto a pezzi da un amore che l’ha etichettato come incapace e fallito.

Destiny, invece, l’amore non l’ha mai conosciuto. Non quello romantico, almeno. L’unica persona che ama più di se stessa è Hope, sua figlia.

Quando i due si incontrano, in una delle tante sere nevose di New York, è più uno scontro, ma il destino, unito alla magia del Natale, mostrerà loro che non c’è un momento giusto per incontrare la nostra metà. Può succedere quando credi che tutto sia finito, e la vita torna a sorriderti o risplende per la prima volta come una supernova.


LA MIA RECENSIONE

Sebastian sta annegando i ricordi nell’alcool: dopo un anno da un tremendo divorzio, ha ricevuto l’invito al matrimonio della sua ex ed è da tutti considerato un fallito, nonostante abbia creato un’impresa di costruzioni tutta sua.

Destiny ha alle spalle una famiglia orribile, che l’ha delusa e abbandonata. L’unica sua ragione di vita è la figlia Hope di 5 anni, di cui non si sa chi sia il padre. Tutto quello che fa gira intorno a lei.

I due protagonisti si scontrano (letteralmente) in una situazione che potrebbe essere tragica, che invece apre il famoso portone che offre nuove possibilità.

Tra i due l’attrazione fisica è evidente, si riesce a carpire la chimica e la scintilla che scoppia ma, giustamente sono titubanti a lasciarsi andare subito. A volte, però, è inevitabile.

Mi è piaciuto molto, anche se non credo nell’amore a prima vista inteso come veri sentimenti. Le autrici sono riuscite a convincermi, a farmi appassionare alla loro storia e a fare il tifo per la coppia.

Un racconto molto carino. Poche pagine per sognare un po’.


“Forse ci accorgiamo di essere davvero soli quando qualcuno ci mostra com’è non esserlo”

“quando si è felici, si comincia a pensare che tutti meritino di esserlo”





lunedì 18 gennaio 2021

#11 - AFFARI DI CUORE A MADRID di Evelyn Storm

 AFFARI DI CUORE A MADRID

di Evelyn Storm


TRAMA

Sofia Bellini, dopo aver lavorato come segretaria, si ritrova a vestire dei panni che non sono suoi: quelli di una scrittrice di best seller internazionale. Lo fa prendendo l'identità di una vera scrittrice, Ludovica Milena Degli Innocenti, sua ex insegnante.

Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando uno dei libri di Ludovica riceve unʼofferta per lʼadattamento cinematografico e Sofia dovrà trasferirsi a Madrid per curare la sceneggiatura.

Nel frattempo, il noto attore spagnolo Andrés Ramos viene chiamato sul set per sostenere un nuovo casting: quello per il ruolo di Carlos nel film tratto dal best seller italiano di Ludovica Milena Degli Innocenti. Senza sapere se avrà la parte, Andrés inizia a fare delle ricerche su Internet e si imbatte nelle bellissime foto che ritraggono in realtà Sofia Bellini. Credendo, come tutti, che si chiami Ludovica e che sia la vera scrittrice, il giovane uomo inizia a scriverle via e-mail, perdendo piano piano la testa per lei. Così, quando finalmente i due si incontrano, lui inizierà lentamente un gioco di seduzione per rubarle il cuore.

Tra segreti, colpi di scena, rivalità e tentativi amorosi fuori e dentro il set si sussegue una moderna e frizzante storia romantica.


LA MIA RECENSIONE

Sofia Bellini è giovane e carina. Vive una bella vita, fingendo di essere una famosa scrittrice grazie ad un accordo con la vera Ludovica Milena Degli Innocenti che, a differenza sua, non ama stare a contatto con le persone. Un nuovo compito l’attende, perché verrà tratto un film da uno dei best seller dell’autrice e lei dovrà andare a Madrid per collaborare con lo staff nella realizzazione della pellicola.

Qua già viene da storcere il naso quando ci viene detto che si trasferirà a casa di sua cugina, con la quale ha sempre avuto un rapporto di rivalità e che la parente spagnola non si faccia scrupoli a ferirla. Considerata la sua situazione già ci si immagina come andrà a finire.

Naturalmente, l’oggetto del contendere sarà il bel protagonista del film che si prende una cotta per Sofia e, nel giro di pochi giorni, arriverà a lottare per lei, per aiutarla a uscire dalla situazione pericolosa che si verrà a creare. La cosa, sinceramente, mi ha lasciata perplessa. Va bene l’amore a prima vista, ma lo trovo un po’ esagerato e frettoloso. Sono rimasta delusa anche dalla scena d’amore: la situazione, i dialoghi, la richiesta di fare l’amore...una rovina.





venerdì 15 gennaio 2021

#10 - GABRIEL'S INFERNO di Sylvain Reynard

 GABRIEL'S INFERNO

di Sylvain Reynard


TRAMA

Gabriel e Julia sono due anime inquiete. Per lui, qualsiasi trasgressione è lecita, qualsiasi donna è una preda. Tuttavia niente è in grado di placare i demoni del suo passato e la felicità è un sogno irrealizzabile. Perché quella del professore universitario di successo - un'indiscussa autorità negli studi danteschi - è solo una maschera dietro la quale si nasconde uno spirito tormentato. Come Dante, anche Gabriel è circondato da una selva di ricordi e di peccati inconfessabili. Per Julia, la vita è sempre stata una strada in salita, segnata dalla perdita delle persone che amava e da una relazione sbagliata. Eppure adesso lei ha l'occasione di ricominciare da capo e di dedicarsi allo studio di Dante sotto la guida del celebre - e temuto -professor Gabriel Emerson. E il loro incontro cambierà tutto. Negli occhi di quell'uomo, profondi e pericolosi come il mare in tempesta, Julia percepisce una disperata richiesta d'aiuto. Negli occhi di quella studentessa, luminosi e puri come quelli di un angelo, Gabriel intravede una promessa di redenzione. Ma lei sarà in grado di guidarlo lungo la "diritta via"? E lui riuscirà a dominare il proprio lato oscuro per abbandonarsi tra le braccia della sua Beatrice?


LA MIA RECENSIONE

Gabriel è un docente universitario, specializzato su Dante e la cultura italiana dell’epoca. Julia è una studentessa che ha preso lo stesso percorso grazie all’incontro, anni prima, con una persona che le ha fatto scoprire la bellezza dell’argomento.

Anche se ancora non lo sa, il professore aveva già incontrato Julia. Lui non la riconosce perché pensava di averla sognata, ma quando scopre che lei è reale ed è lì davanti a lui, diventa un’altra persona.

Il clichè c’è tutto, ma la prima parte della storia è davvero intrigante per lo scontro tra i due e incuriosisce il loro passato, all’inizio solo accennato e poi svelato piano piano. Forse lo scontro è un tantino esagerato: lei non ha il coraggio di parlare e lui sembra un demone per davvero. Fa tanto “la bella e la bestia” (ho perso il conto delle volte in cui lui ringhia). Ho trovato numerosi passaggi che sembrano presi da Twilight (solo dopo ho scoperto che il romanzo è nato come fan fiction della serie, il che spiega molte cose).

La seconda parte mi ha lasciata perplessa e, pagina dopo pagina, ho perso interesse nella lettura. Julia è ossessionata da lui, Gabriel è un po’ schizofrenico e scorbutico, poi quando scopre che è lei la ragazza incontrata anni prima, puf!, improvvisamente lei diventa un’ameba che non sa più ribattere e lui inizia a trattarla come una bambina di due mesi, tutto coccole e tenerezza. Qualcosa non quadra. E, se devo essere sincera, lo preferivo stronzo: era più interessante. Già è diventato di una sdolcinatezza diabetica, se poi si mette anche a fare il geloso, al punto che lei non deve più parlare con nessun altro, siamo a posto. Comincia decisamente a starmi sulle scatole.

Le paranoie sul passato stancano, a lungo andare, perché vengono tirate per le lunghe e le reazioni sono particolarmente esagerate. Julia, ad esempio, si scandalizza per un’esperienza sadomaso di Gabriel, come se questo facesse di lui un pervertito senza speranza e poi, alla rivelazione finale non fa una piega.

Ogni comportamento è portato all’estremo: gesti normalissimi vengono descritti come opere eroiche o demoniache. Lei che si scandalizza per una ex un po’ spinta e lui che parla di quella relazione come se avesse ammazzato una scolaresca. Lui le prepara una torta e lei piange come se le avesse regalato un appartamento. Naturalmente, lui, vedendola emozionarsi, pensa al peggio. Io boh. Vengono descritti come due persone intelligenti: lei è stata ammessa ad Harvard, lui è un docente stimato, ma si comportano come dei dodicenni.

“Vorrei imboccarti”  insieme a “voglio nutrirti”, veramente, non si può sentire! Saranno gesti gentili, ma uccidono il romanticismo in due nanosecondi. Inoltre quanto deve essere imbarazzante? Sarà che dalle mie parti si dice “t’è no da dighel, t’è da daghel!” tradotto: non devi dirglielo, glielo devi dare. Senza cadere nel malizioso, anche un semplice bacio deve arrivare nel momento giusto, con spontaneità. Anche quando in un film sento la domanda “ti posso baciare?” a me cadono le braccia, il momento si è guastato.

Arriviamo al finale. Lui sta preparando tutto per la grande notte. E, manco a dirlo, è tutto esagerato.

Quello che vuole lei conta meno di zero: lui è l’esperto e sa di cosa ha bisogno. A me sta cosa manda in bestia. Se poi lei tenta di essere gentile e rifiutare un regalo perché, come al solito, è esagerato, lui si offende e le dice che se rifiuta lo ferisce. Questa è violenza psicologica bella e buona! E lui la usa spesso.

La scena finale è talmente tirata per le lunghe che avevano ancora i vestiti addosso, quando ho cominciato ad annoiarmi. Stendiamo un velo pietoso su quello che le dà la mattina dopo, manco avesse subito un intervento chirurgico.

La trama prometteva bene, la scrittura è buona, ma l’esagerazione dei comportamenti dei protagonisti e le numerose pagine che potevano essere eliminate hanno guastato la lettura. Avevo già preso anche i successivi due libri, ma non ho la minima voglia di iniziarli.

 

“Il professore aveva formulato mentalmente un decreto legge per la sterilizzazione dei genitori inadeguati” – D’accordissimo!

“Perché non credere che talvolta – anche soltanto una – il silenzio possa sconfiggere il male, lasciando le persone con l’eco delle loro cattiverie nelle orecchie, senza aggiungerne altre a distrarle” Sempre pensato anche io. Le persone cattive vanno ignorate perché se provi a ribattere, ti sotterrano con le loro urla. Molto meglio lasciarli soli e ignorati, così possono pensare.

“Le cose che diceva erano molto peggio… mi trattava molto meglio di mia madre, tutto considerato. Anche se a volte avrei preferito un pugno. Potevo sopportare la violenza fisica, era solo questione di stringere i denti e aspettare che passasse. Molto peggio sentirmi ripetere continuamente che ero frigida, e non valevo niente… Almeno se mi avesse picchiata avrei potuto dirlo a mio padre. Mostrargli i lividi, convincerlo a credermi.” Ogni tanto arrivano queste perle che ti fanno riflettere.





giovedì 14 gennaio 2021

#09 - TWO MOTHERS di Doris Lessing

 TWO MOTHERS

di Doris Lessing


TRAMA

Roz e Lil sono cresciute assieme e ora vivono, dirimpettaie, una vita apparentemente serena, fatta di confidenze, lavoro e giornate in spiaggia assieme ai mariti e ai due figli. Solo un lutto e un divorzio a turbare le loro esistenze. Finché i figli non crescono, e la solitudine delle donne si mescola all'impeto adolescenziale dei ragazzi, portando passioni a sfociare violente. E le amiche di sempre si ritrovano amanti l'una del figlio dell'altra. Un ménage duraturo negli anni, ma fino a quando? Tratto da “Le nonne”


LA MIA RECENSIONE

Due amiche d’infanzia si ritrovano nelle rispettive vecchie case al mare, una vicina all’altra. Nessuna delle due sta passando un buon momento per quanto riguarda la famiglia, se non fosse per i loro figli: entrambe, infatti, hanno un figlio più o meno della stessa età che, come loro, sono amici per la pelle. 

Si ritrovano così, sulla spiaggia, a parlare delle loro vicende mentre i due ragazzi si divertono sotto i loro occhi.  E qualcosa scatta. Ognuna ha una storia con il figlio dell’altra, e questo all’inizio le divide per la rabbia e il senso di colpa. Ma dopotutto, è così sbagliato cercare la felicità?

Ho preso questo libro dopo aver visto il film, aspettandomi di leggere le sensazioni provate dai protagonisti. Volevo sapere come si sentivano veramente, cosa che da un film non traspare.

Delusione totale. Si tratta di un racconto breve dove viene spiegato a grandi linee quello che è successo tra le due amiche e i rispettivi figli. Conclusa la lettura mi sono resa conto di aver appreso più dal film.