mercoledì 4 marzo 2020

#18 - IL BAZAR DEI BRUTTI SOGNI di Stephen King

IL BAZAR DEI BRUTTI SOGNI
di Stephen King


TRAMA
L'ironia, la ferocia, la malinconia, l'amore. E la paura, certo. Le storie raccolte qui toccano tutta la gamma delle emozioni, come ci illustra Loredana Lipperini, curatrice del libro: «Vi spaventerete per un bambino cattivo che uccide e per piccoli demoni che si nutrono del dolore. Imparerete a temere anziani giudici in grado di prevedere la scomparsa degli altri e giornalisti di gossip in grado di provocarla. Uomini in soprabito giallo vi attenderanno in salotto... Vi interrogherete sulla vita dopo la morte. Perché solo la scrittura riesce a parlare la lingua di Dio, e a consolarci dei nostri dolori. A questo servono i sogni, del resto. Anche quelli brutti. Soprattutto quelli brutti».


LA MIA RECENSIONE

Raccolta di 20 racconti inediti, tranne il primo.

01. Il Miglio 81
Christine, a confronto, non è niente. Un essere alieno che si posiziona in una stazione di servizio, con le sembianze di un’auto per poter mangiare il più possibile fa paura, soprattutto perché basta sfiorarlo per restarne intrappolati senza avere più vie di fuga. L’unica critica che posso muovere è il linguaggio usato dalla bambina e i suoi ragionamenti: non so come siano i bambini di 6 anni nel Maine ma quelli che conosco io devono avere almeno il doppio della sua età, prima di ragionare e parlare così.

“Gay vuol dire felice”
“Era cresciuta sapendo che bisognava aiutare chi era caduto e non riusciva più a rialzarsi. Però, anche che nessuno doveva permettersi di umiliarti, fosse a riguardo dei tuoi cavalli, della tua stazza, del tuo lavoro o delle tue preferenze sessuali. Se iniziavi a mangiare merda, rischiavi di farla diventare la tua dieta abituale.
“il poliziotto non credeva più che le macchine fossero dei mostri dai tempi di Christine-la macchina infernale, che aveva visto da ragazzino, pur rimanendo convinto che talvolta nelle macchine ci fossero mostri.”


02. Premium Harmony
Storia di normale vita coniugale: Ray che bisticcia con la moglie in auto, una piccola pausa durante il viaggio per un acquisto veloce e… la vita viene stravolta dal fato.
Il racconto in sé non è niente di chè, la descrizione di un singolo evento senza lode ne infamia.

03. Una rissa per Batman e Robin
La triste giornata di un figlio con il padre malato di Alzheimer. Già è dura così, ci mancava solo il bullo che incolpa gli altri per i propri errori.
Descrizione di un episodio portato all’estremo di fatti che, purtroppo, accadono eccome. Mi ha fatto provare tanta rabbia.

04. La duna
Questi sono i racconti che mi piacciono: un mistero, una storia affascinante e un bel colpo di scena.
Un vecchio avvocato ha da anni l’ossessione di raggiungere una duna magica, che mostra il nome (o i nomi) di qualcuno che morirà a breve. Oggi, il nome che vede lo spinge a sistemare il proprio testamento e chiede ad un giovane avvocato di farlo. Per dargli una spiegazione sul motivo, gli confida  tutta la storia, con un racconto che mi ha ricordato “intervista con il vampiro”.


05. Il bambino cattivo
Il male, nella forma di un bambino, lo ha preso di mira. Lo colpisce togliendogli le persone che ama, ma quando non ha più nulla da perdere, potrebbe stupirti.

“Anche l’idea più assurda può entrarti in testa, se sei sola e addolorata e qualcuno continua  a battere sullo stesso tasto. Ti striscia dentro come un verme e deposita le uova, e presto hai il cervello pieno di larve.”

06. Una morteUna bambina è stata uccisa e i sospetti cadono sul “fesso” del paese, che è il proprietario del cappello ritrovato sulla scena del crimine. Sarà veramente lui il colpevole?


07. La chiesa d’ossaUna poesia in cui si racconta la storia di un sopravvissuto. Non molto coinvolgente.


08. MoraleDall’introduzione al racconto: “da matricola avevo anche scoperto di avere un tipo di sangue piuttosto raro, A negativo….oggi il sangue lo dono”
Ecco. Lo stesso che ho io e anche io lo dono all’Avis. Bello scoprire di avere qualcosa in comune con lo Zio.
Una coppia affiatata ma in difficoltà economiche. I progetti per farsi una vita vengono stravolti da una proposta indecente che sicuramente sistemerebbe le loro finanze, lasciando però aperti i conti con le loro coscienze.
Un racconto che ti mette ansia perché sai in partenza che la proposta sarà qualcosa di osceno ma non sai cosa aspettarti e nemmeno se i due accetteranno. Quando poi viene svelata, il racconto perde di intensità, secondo me. Descrive il comportamento dei due, che sono sconvolti, ma senza analizzarne nel profondo i sentimenti.

“Per come sono stato cresciuto, l’assenza di fede è impossibile quanto la levitazione. Ciò nonostante non nego la natura truffaldina di tutta a questione, né i trucchetti psicologici con cui molti uomini di fede assicurano la prosperità di quelle credenze. Se il Papa porta il suo celebre copricapo, non è perché gli è stato conferito da Dio, ma perché moltissime persone, uomini e donne, hanno creduto ai ricatti teologici pagandoli di tasca propria.”


09. AldilàCosa c’è dopo la morte? È una domanda che tutti ci poniamo prima o poi. Questo racconto mostra un’alternativa a cui non avevo mai pensato ma non riesco a decidermi se mi piacerebbe oppure no.


10. UrDall’introduzione al racconto: “Chi lavora va pagato, e io penso che sia vero. Scrivo per amore, ma l’amore non paga le bollette.”
Un professore universitario di letteratura si lascia convincere ad acquistare un kindle, ma quello che gli viene consegnato è molto particolare: permette di acquistare le bibliografie complete di tutti gli autori, con la possibilità di scegliere tra quelle esistenti in altri mondi paralleli. In più c’è una sezione di notizie che portano la data fino a mesi dopo, nel futuro.
Un racconto lungo che forse poteva essere tagliato. Ci vuole una vita prima di riuscire a capire in che direzione i vuole portare l’autore, poi, finalmente, ti acchiappa e non ti molla più.


11. Herman Wouk è ancora vivoDue storie: una madre disperata, con i suoi bimbi, noleggia un’auto per passare il week end con un’amica e suo figlio, anche loro in auto; una coppia di poeti si ferma in un’area di sosta per pranzare. Una storia cruda con niente di sovrannaturale, solo tanta disperazione.

“la grazia di Dio è un concetto molto affascinante. Funziona benissimo finché non tocca a te.”

12. Giù di cordaForse ho capito un po’ troppo presto cosa fosse successo, ma solo perché è capitata la stessa cosa al mio vicino di casa, un paio di anni fa. Povero Paolino, chissà cosa diavolo ti sarà passato per la testa durante quella terribile settimana.


13. Blocco BillyKing, protagonista di un suo racconto, è un giornalista che intervista un vecchio membro di una squadra di baseball per saperne di più riguardo un giocatore he ha fatto tanto in poco tempo. Blocca Billy, il suo soprannome, era un ragazzo tanto bravo quanto strano. La descrizione delle partite giocate non le ho capite più di tanto ma sorvolo, perché non mi interessano. Ciò che conta è il gioco di Billy e il suo comportamento quasi robotico.

14. Mister Yummy
Dall’introduzione al racconto: “Odio il preconcetto secondo cui non sarebbe possibile trattare un argomento senza averne avuto un’esperienza diretta, e non solo perché questo mette un limite all’immaginazione umana, che fondamentalmente di limiti non ne ha. Un simile pregiudizio suggerirebbe anche, infatti, che immedesimarsi è possibile solo fino a un certo punto. Mi rifiuto di accettarlo, perché ciò starebbe a significare che i cambiamenti veri e propri sono fuori dalla nostra portata, così come l‘empatia”

Gli ospiti di un ospizio prima o poi devono fare i conti con la morte. Sinceramente, mi è piaciuta più la presentazione che non il racconto in sé. È partito con ottime pretese che sono state perse per strada.

“Alcune volte, e non importa se è la sera giusta o sbagliata, se si è in un bel posto o in uno orrendo, il desiderio cresce fino a prendere il sopravvento. Ogni cautela viene spazzata via. Ogni logica razionale cessa di esistere. I rischi non contano più nulla.”


15. Tommy
Ho capito solo che qualcuno è morto. Per il resto mi sembra di aver mandato giù un acido. Diciamo che siamo in tema, non so se sia quello che voleva ottenere ma mi sono sentita un po’ in “Hair” pure io.


16. Il piccolo Dio verde del dolore
Dopo un grave incidente, un uomo è succube del dolore anche se, secondo l’infermiera che lo assiste, è lui che non vuole guarire. La spiegazione, però, potrebbe essere un’altra. Una spiegazione paurosa.
Un racconto che ti tiene con il fiato sospeso e con il dubbio se credere a uno o all’altro. E poi arriva il finale che ti gela.


17. Quell’autobus è un altro mondo
Un uomo ha un appuntamento importante, che  sembra essere alla fine di una strada piena di imprevisti, tra cui l’affiancamento del suo taxi a un bus.
Non so se sia più agghiacciante la scena cui assiste l’uomo o la sua reazione.

“Quando le cose cominciano ad andare storte, vanno storte finché non si arriva alle lacrime.”

18. Io seppellisco i viviIl racconto di uno scrittore di necrologi che un giorno decide di provare a scrivere quello di una persona viva. Le conseguenze sono devastanti.
L’idea mi piace molto, ma è come se mancasse qualcosa, non dà abbastanza brividi. Poi il protagonista, secondo me, avrebbe dovuto sperimentare di più. Se si avvera ciò che scrivi, non è detto che succeda solo nel caso di un necrologio, io avrei provato a scrivere di azioni compiute dalle persone per vedere se si fossero avverate.

“Non avevo letto che il governo aveva fatto esperimenti con l’LSD e il controllo mentale su soggetti ignari, negli anni cinquanta?” Magari ai genitori di una certa Charlie?

19. Fuochi d'artificio ubriachi
Una sfida a suon di fuochi d’artificio tra i residenti e gli stranieri ricchi. L’alcool non  migliora le cose.
Divertente ma non entusiasmante, anche un po’ ridicola come situazione. Anche se le persone, con il proprio orgoglio, sarebbero capaci di questo e altro.


“Paul Massimo tese la destra nella nostra direzione, garbato come sempre, invitandoci a cominciare. Abbozzai un cenno di rifiuto con la testa, allungando  a mia volta la mano, quasi a rispondergli: nossignore, oggi tocca a te, messere del mio sedere. Lui alzò le spalle e dimenò un dito, alla maniera di un arbitro di baseball che segnala un fuoricampo.” Non so perché mi immagino queste scene come Di Caprio-Gatsby che alza il calice.

20. Tuono estivo
Un po’ come “io sono leggenda” ma molto, molto, troppo realizzabile. Potrebbe succedere davvero e la cosa mi fa venire la pelle d’oca. In caso di catastrofe uno pensa “chissà, magari sarò uno dei superstiti”, ma in certi casi non so cosa sarebbe peggio tra morire e sopravvivere a tutti gli altri; al resto del mondo.