martedì 31 luglio 2018

#16 - THE KISSING BOOTH di Beth Reekles


THE KISSING BOOTH 
Al tuo migliore amico puoi dire tutto. O forse no?
di Beth Reekles


TRAMA


Rochelle ha diciassette anni, è bella, popolare, brillante. È circondata di amici, ma non è mai stata baciata. Non ha mai avuto un fidanzato, solo cotte per tipi sbagliati, bad boy di cui le era impossibile innamorarsi davvero. E Noah non fa eccezione. Anche lui è inaffidabile, tenebroso, irritante. E con le ragazze vuole solo divertirsi. Rochelle non ha alcuna intenzione di cedere al suo irresistibile fascino. Perché di una cosa è certa, Noah non è quello giusto. Glielo ripete di continuo anche Lee, il suo migliore amico, l’unica persona a cui Rochelle non potrebbe mai rinunciare. Ma il fatto che Lee sia il fratello di Noah complica ogni cosa. Soprattutto quando Lee scopre un segreto, un segreto inconfessabile che non può, o forse non vuole, condividere con Rochelle. Dalla penna di un’autrice giovanissima, il nuovo fenomeno letterario nato da Wattpad, vincitore del premio Watty. Un esordio sorprendente, una storia d’amore che si divora compulsivamente, come un film.



LA MIA RECENSIONE 


Elle e Lee sono migliori amici dalla nascita: infatti sono nati lo stesso giorno e le loro madri erano a loro volta migliori amiche. Lei ha avuto una cotta per Noah, il fratello maggiore di Lee e, anche se pensa di averla superata, oggi è più forte che mai.

Tutto lascerebbe intendere che Noah sia un rubacuori e che Elle sia l’ultima che guarderebbe. Le dimostrerà quanto tiene a lei e il primo passo sarà proprio partecipare alla kissing booth e darle così il suo primo bacio.

Una commedia divertente e frizzante, forse poco realistica ma comunque appassionante.

Come (credo) la quasi totalità delle persone che hanno letto questo romanzo, avevo già visto il film.

Nonostante la trama di fondo sia la stessa, le vicende sono molto diverse ed è bello leggerne una versione un po’ modificata, pur sapendo come andrà a finire. Ci sono altri colpi di scena, altri che invece erano presenti nella trasposizione cinematografica e che mancano qui.



«Mi mollerà, vero? È quello che accade quando la gente dice che ti deve parlare. Si comincia con “dobbiamo parlare” e si finisce con: “non sei tu, sono io…”»



Il rapporto che hanno i due amici è splendido anche se non capisco il motivo per cui dover tener nascosta la storia tra lei e Noah. Parlare eviterebbe tante di quelle noie! E non solo nei libri.



lunedì 23 luglio 2018

#15 - ASPETTANDO TE di Carlotta Pino

ASPETTANDO TE 
di Carlotta Pino



TRAMA

Tratto da una storia vera. Il libro racconta la storia di due bambini, che, dopo aver vissuto nello stesso luogo per qualche anno vengono separati dal destino. Quello stesso destino però li riunisce una volta divenuti grandi e li fa innamorare. Il ragazzo, crescendo, inizia a prendere brutte strade; così, spinta dal grande amore che prova per lui, la ragazza proverà in tutti i modi a salvarlo da se stesso e dal suo destino; questo nella speranza di poter finalmente coronare quel sogno d'amore tanto atteso. Riuscirà l'amore a vincere su tutto?



LA MIA RECENSIONE 


Derek e Shannon si conoscono da bambini durante una vacanza. Diventano migliori amici, ma poi le loro vite si devono separare perché la famiglia di lui parte per Napoli.

Passano gli anni, ma lei non lo dimentica e un giorno riesce a ricontattarlo. Da quel momento comincia un tira e molla tra i due.

La trama potrebbe anche starci, seppur non originalissima (lui che prende una cattiva strada e lei che vorrebbe riportarlo sulla retta via). Il problema è che questo non è un romanzo. L’autrice scrive in modo corretto e chiaro, ma per tutto il tempo si ha l’impressione di leggere alcune pagine di un diario sulle quali la protagonista ha appuntato i ricordi che riguardano Derek. Non ci sono descrizioni né di ambienti, personaggi e, purtroppo, nemmeno di emozioni.

Non mi è piaciuto nemmeno il modo di comportarsi della ragazza con Derek. Ma questo è un mio punto di vista: al primo segno di aggressività io lo avrei mandato a quel paese. Per me è inconcepibile riuscire a provare ancora dei sentimenti positivi per qualcuno che mi maltratta.  E poi, questi due sembrano dei bambini: prima lei lo cerca e lui la snobba; quando smette di cercarlo, rispunta lui e la situazione si inverte. È un altro comportamento immaturo che, al suo posto, mi avrebbe convinta a salutarlo definitivamente.


lunedì 16 luglio 2018

#14 - NON SCEGLIERMI. NULLA E' COME SEMBRA di Natasa Ursic

NON SCEGLIERMI. NULLA E' COME SEMBRA
di Natasa Ursic  


TRAMA


LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CHE ENTRATE

Danielle è una ragazza all'apparenza normale con l'unico problema che dopo un trauma ha perso la memoria e dovrà fare i conti col suo passato che continuerà a bussare alla sua porta.

Richard è un ragazzo all'apparenza normale con l'unico problema che fa parte di un clan. Lui ha il compito di tenere a bada il passato di Danielle ma non sempre ci riuscirà.

"Il passato non si replica" dice lui cercando di confortarmi.
"No, il passato si replica sempre."

Storia di due ragazzi che:
•non devono parlarsi, ma si parlano.
•non devono guardarsi, ma si guardano.
•non devono innamorarsi, ma si innamorano.
O forse no?




LA MIA RECENSIONE


La trama di questo romanzo è piuttosto complicata. O meglio, è stata resa complicata dall’autrice.

In fondo è la classica storia della ragazza che sembra indifesa e si imbatte nel bad boy di turno, se ne innamora e forse riuscirà anche a far ravvedere il ragazzo. Il problema è che la ragazza in questione, Danielle, ha subito un forte trauma e non ricorda quasi nulla del suo passato, le persone intorno a lei fanno di tutto per nasconderglielo (nascondendolo anche a noi) e i vari flashback che vive non sono di grande aiuto perché sono molto confusi.

La storia narra di Danielle, figlia di un importante boss della malavita, che, dopo essere uscita dall’ospedale, si trasferisce con i fratelli e la madre. Qui fa amicizia con i vicini di casa, i fratelli Linda e Richard: lei diventa la sua migliore amica mentre con il fratello ha un rapporto di amore/odio.

L’inizio è un caos, perché diventa davvero difficile capire cosa sta succedendo. Va bene mantenere un alone di mistero, ma a mio parere l’autrice ha esagerato. Non vuole farci conoscere particolari che suppongo vorrà svelare per il colpo di scena, ma così facendo inficia anche la comprensione del presente. Sono rimasta in attesa di uno “spiegone” grande come una casa, ma niente. La parte centrale, che racconta l’avvicinarsi di Danielle a Richard, è più scorrevole, per poi ridiventare tutto misterioso nel finale.

Danielle e i suoi due fratelli, all’inizio, hanno un comportamento un po’ ambiguo. Sembrano avere dodici anni ed essere un po’ troppo attaccati alla sorella. Capisco che la vogliano proteggere ma non ho potuto fare a meno di immaginarmeli sotto le vesti di un cartone animato: Georgie e i suoi fratelli.

Richard non mi sembra molto sveglio. All’inizio la tratta come una bambina ma continua a pensare a lei e a chiedersene il motivo. Non è difficile da intuire, soprattutto per uno abbastanza esperto come lui. Anche in altre occasioni ho pensato: “ma datti una svegliata, ragazzo!”

I personaggi sono fin troppo stereotipati, con la caratteristica di cambiare umore di punto in bianco, senza un motivo apparente.

Credo che l’intero romanzo necessiti di una revisione per correggere i numerosi errori, l’abbondanza di aggettivi, la punteggiatura e anche qualche verbo. Nei dialoghi si perde spesso il filo e a un certo punto non si capisce più chi sta parlando. In questo caso il problema può essere che non si è spiegato bene, con piccoli dettagli, chi sta parlando o chi ha appena detto una determinata frase oppure, e questo è più grave, che i personaggi usano tutti lo stesso timbro e lo stesso modo di parlare. I continui cambi di pov non aiutano certo.

Il libro fa parte di una trilogia e spero che alla fine tutto venga chiarito in modo esauriente, perché i dubbi sollevati sono tanti.

È strano, ma non so dire se mi sia piaciuta o meno questa lettura. Ho provato un tale nervoso mentre leggevo senza riuscire a capire! Però continuavo a farlo, spinta più dalla curiosità che dalla trama in sé.

Come detto, la storia è un po’ un cliché, ma quello che si nasconde mi intriga. Ed è proprio con queste considerazioni che mi sorge il dubbio: “forse, allora, l’autrice ha fatto bene il suo dovere, perché quello che mi ha dato più fastidio è anche quello che mi ha spinto a continuare”.

Sono sempre più confusa…