CHRISTINE. LA MACCHINA INFERNALE
di Stephen King
TRAMA
Tre adolescenti vivono la loro adolescenza in una tranquilla
cittadina di provincia. Le novità sono poche, finchè non compare Christine,
un'auto - una Plymonth del 1958 - che Arnie, uno dei ragazzi, vuole ad ogni
costo rimettere a nuovo. Un'impresa disperata, che per lui si trasforma in
un'ossessione, mentre la macchina inizia a manifestare un'inquietante vita
propria. E nelle buie strade del paese la gente comincia a morire... Un
indimenticabile viaggio nel terrore firmato dal "maestro" Stephen
King. Una superba prova del suo talento da fuoriclasse.
LA MIA RECENSIONE
La rinascita di Arnie coincide con il suo declino, quando vede per
la prima volta Christine, parcheggiata su un prato. Ma non è detto che sia
stata una coincidenza: forse è stata lei a scegliere Arnie.
Un romanzo intelligente, sempre attuale, che descrive niente di
meno che la normalità. È tutto talmente vero da fare paura. Sarà che mi ritrovo
molto in Arnie ma sembra di vivere la storia in prima persona da quanto riesce
a coinvolgerti. In più, particolare che non ricordavo, è estremamente divertente.
È una cosa che adoro, quando nel bel mezzo della tensione, l’autore riesce a
strapparti una risata. In questo romanzo ci sono tutti gli ingredienti della
gioventù: i primi amori (che sia per persone o macchine, è indifferente), il
bullismo, la scuola, i confronti con i genitori, i problemi dei genitori che
non sanno come comportarsi davanti alle richieste dei figli e l’amicizia,
quella vera, che non manca mai nei romanzi King.
“Hai mai pensato che i genitori in fondo non sono altro che
bambini troppo cresciuti diventati adulti solo quando ci sono stati costretti
perché spinti dai loro figli?”
“L’amore è il più antico degli assassini. L’amore non è cieco.
L’amore è un cannibale con una vista estremamente acuta. L’amore è un insetto
che ha sempre fame”
“Devi essere pronto ad aiutare te stesso prima che chiunque altro
possa aiutarti”
“si era trovata circondata da una odiosa curiosità camuffata da
compassione”
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