martedì 4 ottobre 2022

#13 - L'UOMO IN FUGA

 L'UOMO IN FUGA

Di Richard Bachman (Stephen King)



TRAMA

In una cinica America di un futuro molto vicino, Ben Richards – che ha disperatamente bisogno di soldi per curare la figlia malata – decide di partecipare a un sadico, seguitissimo reality show, L'uomo in fuga. Ogni concorrente deve riuscire a sottrarsi alla caccia spietata dei gladiatori della rete, della polizia e di chiunque lo riconosca, per un mese. Intasca cento dollari per ogni ora di sopravvivenza e, se è ancora vivo alla fine dei trenta giorni, un miliardo di dollari. Per Ben vincere significherebbe una vita da nababbo, per sé e per la figlia. Sfortunatamente pochi ce la fanno. Anzi, in sei anni, nessuno è mai sopravvissuto...


LA MIA RECENSIONE

Ben Richards ha bisogno di un aiuto economico a causa della figlia malata e per evitare che la moglie continui a prostituirsi per mantenere la famiglia. In una società crudele e sadica (mi ricorda qualcosa, ma è meglio non pensarci) esistono una serie di reality che giocano proprio sulle debolezze dei partecipanti. Ben partecipa alle selezioni e le supera tutte, tanto che viene iscritto al gioco più importante: l’uomo in fuga, appunto. Da quel momento parte una corsa per la sopravvivenza e non sono solo gli organizzatori del gioco a dargli la caccia. 

Un incubo.

La prima volta che lo lessi non mi aveva colpito così tanto, forse perché la società non era così malata o forse ero troppo giovane io per accorgermene. Ma oggi… da pelle d’oca pensare che siamo a un passo dal mettere in atto un gioco del genere. Tutti i vari reality, come quelli descritti nel romanzo, vengono spacciati per aiuti quando in realtà aiutano solo i creatori senza pensare sopra a chi si sta passando. Forse ci stiamo dimenticando che dall’altra parte, che sia uno schermo, una tastiera o una cattedra, ci sono persone, spesso fragili (se non addirittura giovanissime) che vogliono solo avere un po’ di attenzione e invece vengono messi in pasto agli squali. Solo alcuni sanno reggere questo peso.

Per fortuna Ben è un osso duro, forte e intelligente. Abbastanza sveglio da capire dove si trova e a chi chiedere aiuto. Mi viene in mente un ammonimento tratto da Hunger Games: “Ricorda chi è il tuo nemico”. 

Chissà se basterà contro i forti.






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