venerdì 1 febbraio 2019

#40 - EPPURE CADIAMO FELICI di Enrico Galiano

EPPURE CADIAMO FELICI
di Enrico Galiano



TRAMA 


Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire.
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.
Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono milioni di visualizzazioni. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.



LA MIA RECENSIONE


Gioia. Quando perfino il nome sembra un crudele scherzo del destino.

Gioia dovrebbe vivere una vita allegra e spensierata come tutte le ragazze della sua età, invece ha una situazione familiare a dir poco disastrosa, con un padre violento e una madre pronta a riprenderlo in casa.

Dopo una litigata con i genitori,  scappa di casa e conosce Lo, un ragazzo di 18 anni piuttosto complicato. La loro storia non è solo una storia d’amore ma una crescita per entrambi: imparano ad aprirsi, capiscono di non essere soli e si comprendono a vicenda. Piano piano si avvicinano sempre di più e, tra mille dubbi e insicurezze, sboccia l’amore.
Ma lui scompare all’improvviso e lei lo cerca senza sosta fino a scoprire un profondo segreto.

Quanto mi è piaciuta questa storia.
La scrittura è impeccabile, ti entra dentro al punto da farti credere di leggere una “cosa tua”. 
Sì, perché tutti siamo stati Gioia una volta. Non ho potuto fare a meno di identificarmi in lei, anche se sono passati tanti anni e ho sempre avuto una splendida famiglia. Eppure le situazioni a scuola, i suoi pensieri e le sue paure hanno risvegliato vecchi ricordi.

Ho adorato la figura del professor Bove. Quanto avrei voluto anche io avere un professore così: saggio, disponibile e spiritoso. Forse il mio professore di italiano e storia si avvicinava a lui, ma ai tempi c'era un rapporto diverso con gli insegnanti e nessuno studente si sarebbe mai azzardato a dimostrare tanta confidenza.

Se nella prima parte si parla perlopiù della storia d’amore tra i due giovani, nella seconda sembra diventare un vero e proprio giallo, con tanto di indizi e piste da seguire.

Una storia interessante e diversa dal solito, con tanti spunti su cui riflettere.



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