martedì 18 ottobre 2016

Recensione n. 38 - SOGNANDO IL PRIMO AMORE di Silvana Sanna

SOGNANDO IL PRIMO AMORE
di Silvana Sanna


TRAMA
“Il primo amore non si scorda mai”, recita un noto proverbio.
E anche per le protagoniste di questi quattro lunghi racconti, il primo amore resta un sogno da custodire gelosamente nel cuore per tutta la vita, un ricordo a volte dolce a volte amaro, ma sempre legato agli anni incantati della prima giovinezza.
Un sogno da rimpiangere e magari sperare di tradurre nuovamente in realtà, come accade a Giovanna che, dopo una vita errabonda segnata da un grande dolore e molti amori sbagliati, ritorna al piccolo paese da cui era fuggita più di vent’anni prima, ragazzina ribelle e anticonformista, spinta dall’ansia verso l’indipendenza.
E come succede a Viviana, unica figlia di una coppia benestante e molto snob, il cui primo tenero amore era stato osteggiato dai genitori.
Un sogno che per una vita ha provocato rabbia e sofferenza a Carla nel momento in cui rammentava Ermanno, ragazzo ebreo da lei amato fin da quando era bambina. Un amore difficile, perché Ermanno, pur amandola, non era completamente suo, c’era nel suo cuore e nella sua mente qualcosa che egli amava assai più di lei.
Per Annesa è il sogno di una passione segreta e violenta vissuta tanti anni prima in una Sardegna aspra e dura, ancora quasi primordiale, e che affiora alla memoria nel momento più importante della sua vita portando finalmente la quiete.
Quattro storie che hanno per protagoniste donne molto diverse tra di loro, ma unite nel comune ricordo dell’esaltante scoperta dell’amore.


LA MIA RECENSIONE
Sono quattro racconti di donne che, divenute adulte, si ritrovano casualmente a ricordare il loro primo amore. Devo ammettere che, dato il titolo, mi aspettavo qualcosa di diverso: storie di adolescenti alle prime armi. Si sarebbe dovuto intitolare "ricordando il primo amore" visto il contenuto. Non che non abbia apprezzato, solo ho trovato il titolo fuorviante.
Vengono affrontati temi delicati come il nazismo, pregiudizi verso le classi sociali meno fortunate e i matrimoni per interesse, tutti scritti con tatto, delicatezza e romanticismo.
Tutti e quattro i racconti lasciano l'amaro in bocca, dato che nessuna delle donne protagoniste è stata tanto fortunata da passare la vita con il grande amore. L'ultimo episodio l'ho trovato di una tristezza infinita.


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