TRAMA
Un corpo senza vita, una siringa ancora
conficcata nel braccio. Nella stessa via, due anni prima, un ragazzo scompare
nel nulla. Troppe coincidenze per chi non crede nel caso. Da qui parte la
seconda inchiesta di Vittorio Spina.
LA MIA RECENSIONE
Passare dalle mani di un editor non avrebbe
fatto male a questo racconto, che comunque risulta abbastanza noioso. Già è
molto corto, in più si continua a lasciare il filo del discorso per
concentrarsi su pensieri o ricordi che non c’entrano niente con la storia. Alla
fine non rimane nulla, certe divagazioni le posso accettare in un romanzo,
giusto per approfondire la descrizione di un personaggio, ma non in un mini
racconto che non arriva alle trenta pagine
“La ragazza sembrava molto più piccola delle
sue coetanee e per esperienza sapeva che in genere questo era sinonimo di padri
gelosi e madri attente”
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