LONELY SOULS
di Andrea Romanato
TRAMA
Il protagonista è un
ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito
un'aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una
ragazza. Quest'ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene.
Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome
Evaline e che si trova a New Orleans.
Un
anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un'altra ragazza da un aggressore
maniaco armato di machete. Quell'incontro e quella ragazza segneranno per
sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle
streghe e delle loro sanguinose leggi.
LA MIA RECENSIONE
Dopo un
incipit fantastico, che sembra l’apertura di un colossal fantasy, conosciamo la
storia di Evaline/Erik.
Dopo poche
pagine ci si imbatte nel primo colpo di scena che lascia di stucco, una cosa
davvero originale. Evaline è una cameriera che nasconde un segreto: tempo prima
un ragazzo ha perso la vita nel tentativo di difendere una ragazza durante
un’aggressione e una strega, prima che morisse, ha trasferito la sua coscienza
nel corpo di Evaline (in coma in una stanza d’ospedale).
Per caso (o
forse no) si imbatte in Valentine e se ne innamora. Lei è una strega che sta
cercando di formare una congrega. Ne affrontano tante insieme, e riescono a
reclutare altre streghe con un passato difficile, fino alla scoperta di una
terribile verità.
Più che un
semplice romanzo sembra un telefilm a puntate: in ogni capitolo c’è
un’avventura colma di azione. Queste scene sono descritte molto bene: crude al
punto giusto, trasmettono l’idea della violenza senza esagerare e cadere nel
trash. A mio parere manca un po’ di sentimento, forse colpa dei dialoghi
piuttosto freddi, ma la trama è molto originale e interessante.
Le
informazioni vengono date con il contagocce e questo non fa che stuzzicare e
incuriosire il lettore.
Un
particolare che mi ha fatto sorridere -secondo me una mossa azzeccata-, è
Evaline che sbaglia di proposito il nome di Chang Fung. Mi ha fatto sorridere
ogni volta.
La scelta di
scegliere come protagonista la mente di un uomo nel corpo di una donna è
esplosiva. Se da una parte intriga, sarebbe potuta essere un’arma mortale per
l’autore. Invece Andrea ha saputo destreggiarsi alla perfezione, raccontando al
maschile i pensieri di Erik senza mai confondersi quando gli altri la vedono
come una ragazza.
Ogni
personaggio ha un carattere e un passato particolare, descritto molto bene.
Scarseggiano le descrizioni delle ambientazioni, anche se la cosa non mi ha
dato nessun fastidio.
Devo invece
fare un appunto sulla prima di scena di sesso. Da come viene descritta sembra
che Erik non abbia mai esplorato il suo “nuovo corpo”, cosa poco credibile
perché ho l’impressione che, se mai potesse accadere una cosa del genere,
sarebbe la prima cosa che farebbe una persona qualsiasi, uomo o donna che
fosse.
Nel
complesso, mi è piaciuta molto la storia e lo stile dell’autore. Anche se
consiglio vivamente una revisione per evitare i numerosi refusi, non ho trovato
errori grammaticali e la scrittura risulta fluida e scorrevole.
Recensione scritta per la rubrica #ioleggoself
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