martedì 16 gennaio 2018

#43 - QUANDO TREMA IL CUORE di Ilaria Grasso


QUANDO TREMA IL CUORE
di Ilaria Grasso





TRAMA



Cinque donne appartenenti a cinque generazioni differenti, cinque modi di vivere la vita, vite accomunate dalla solitudine e il dolore che si estrinseca, per ognuna, in maniera differente: sullo sfondo sta la terra che trema, madre e matrigna, e che rimette tutto in discussione, mentre la musica, linguaggio universale, le unisce e le conforta, quando ogni cosa scorre e lascia dentro il segno. La prima è Teresa, che ha appena passato i quarant'anni, abita ancora con i genitori, ha un lavoro precario e mille insicurezze, probabilmente incapace di amare, rifugge ogni situazione che possa metterla in pericolo, sentimentalmente, e preferisce il conforto dei suoi anziani presso l'ambulatorio medico di cui è segretaria. Antonia, trentenne, scampata al terremoto de L'Aquila, città dove studiava quand'era universitaria, è commessa in un grosso centro commerciale e nel pieno della sua solitudine in una città tutta nuova per lei trova conforto solo nel proprio lavoro e nei propri ricordi. Elisa, ventunenne, sogna di diventare scrittrice, ora che ha sconfitto l'anoressia ed i suoi fantasmi interiori, ricomincia a vivere grazie all'aiuto di un suo amico editore che l'aiuta a realizzare la sua più grande aspirazione. Giulia, alle soglie dei sessant'anni, si affaccia agli anni 80 con nuove consapevolezze, dopo mezzo secolo di incertezze e indecisioni, e di sottomissione, confortata solo dal ricordo di un amore clandestino che l'ha riscattata. Elena, cinquantenne, medico, ha rinunciato a tutto per il suo lavoro, compreso il sogno sempre intimamente coltivato di essere madre, trova nel lavoro il suo motivo per vivere.




LA MIA RECENSIONE


Il tema è interessante: storie di 5 donne molto diverse tra loro con in comune un unico particolare. Direttamente o indirettamente hanno avuto a che fare con il terremoto del 2009.

Tutte e 5 le donne sono ben caratterizzate, ma non riesco proprio a farmi coinvolgere dai testi scritti in questo modo. Come dei ricordi, ma raccontati in terza persona, senza dialoghi, solo un esercizio di stile.






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