OSSESSIONE
di Stephen King
TRAMA
Charlie è un ragazzo come tanti ma nella sua
mente qualcosa reagisce in maniera abnorme alle sfide e alle ingiustizie della
quotidianità di provincia fatta di bravate tra ragazzi e vagheggiate avventure
con adolescenti civette. La sua rabbia esplode improvvisa una mattina durante
una lezione a scuola: pistola in pugno, Charlie comincia una disperata
avventura coinvolgendo nella sua ossessione privata la vita e il destino di una
classe intera. Segreti di sesso, di sangue, di odio vengono alla luce, tutti tolgono
la maschera dell'ipocrisia in una confessione tragica e liberatoria. Qualcuno
ci rimetterà la vita, qualcun altro la reputazione, qualcun altro ancora la
sanità mentale. Ma l'avventura vissuta da Charlie agirà su ciascuno come
potente catalizzatore per scatenare la follia nascosta nel proprio profondo e
finalmente guardare in faccia le radici del Male.
LA MIA RECENSIONE
Leggere (anzi, rileggere) questo romanzo,
sapendo che è stato ritirato dal mercato per colpa di eventi che sono stati
messi in relazione con le vicende narrate, fa un certo effetto.
Già dopo poche righe si intuisce tutto il
disagio di questo ragazzo e non si può fare a meno di chiedersi cosa abbia in
mente e dove lo porterà tutto questo. Un particolare inquietante è la normalità
di quello che ci viene descritto: una normalissima mattinata a scuola, che
tutti abbiamo vissuto. Ci siamo mai fermati, però, a chiederci cosa passa nella
mente del nostro compagno di classe o di banco? Quello che viene etichettato,
escluso, ignorato solo perché a noi sembra strano o troppo chiuso? A me questa
cosa mette parecchio a disagio. Sapere che nella mente delle persone possa
esserci tanta sofferenza e tanto disturbo da portare un ragazzo a compiere un
gesto del genere è terribile. Eppure basterebbe così poco: un saluto o un
piccolo gesto di interessamento potrebbe cambiare tanto.
L’evoluzione dei pensieri del protagonista mi
ricorda un po’ i problemi che sorgono di notte, quella sensazione che ci
colpisce all’improvviso e che ci fa sembrare insormontabile anche il minimo
problema. Poi, la mattina, ci si rende conto che non solo c’era una soluzione,
ma che non era neanche così grave da perderci la notte. Ecco, nella mente di Charlie
sembra non arrivare mai il giorno. Tutto parte da un’immagine che lo insegue
fin da quando era bambino e che, con il passare del tempo, ha ingigantito il
suo disagio fino a portarlo a livelli estremi. Chissà se una parola di conforto
o anche il solo parlarne con qualcuno avrebbe potuto cambiare le cose?
Ecco un esempio di libro in cui ci si
immedesima. Non nel protagonista e nelle sue azioni, ma nella vita quotidiana
di tutto quello che ci circonda. Ognuno di noi sarebbe potuto essere in quella
scuola e la storia, come ha spesso dimostrato anche la cronaca, non vive solo
nella fantasia dell’autore.
Da brividi.
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