FINE TURNO
di Stephen King
TRAMA
In un gelido
lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il
dolore lo assilla da un po' e ha deciso di sapere da dove viene. Ma
evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il
suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede
il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney. Ha pensato a loro perché
l'apparente caso di omicidio-suicidio che si è trovato per le mani ha qualcosa
di sconvolgente: le due vittime sono Martine Stover e sua madre. Martine era
rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il
killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni
prima dalla camera 217 dell'ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in
stato vegetativo. Mentre invece la diabolica mente dell'Assassino della
Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri inimmaginabili, tanto
distruttivi da mettere in pericolo l'intera città. Ancora una volta, Bill
Hodges e Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di
forza sovrannaturale. E a Hodges non basteranno l'intelligenza e il cuore. In
gioco, c'è la sua anima. Dopo "Mr. Mercedes" e "Chi perde
paga", King ha scritto il capitolo conclusivo della sua trilogia poliziesca,
nella quale l'autore, come ci ha ormai abituato, combina il suo senso della
suspense con uno sguardo lucidissimo sulla fragilità umana. Dalla trilogia di
Bill Hodges sarà tratta una miniserie TV diretta da Jack Bender.
LA MIA RECENSIONE
Ultimo capitolo della trilogia di Mr
Mercedes. Ritroviamo i protagonisti degli altri due romanzi, il buon detective Hodge e la sua spalla Holli e,
naturalmente, il cattivo Brady ancora rinchiuso in una stanza dell’ospedale.
Dopo il colpo ricevuto da Holly, Brady sembra
diventato un vegetale ma in realtà, come avevamo già intuito, sta covando
qualcosa. Non si sa se per il colpo preso o per i medicinali sperimentali che il
dottor Bobineau gli sta somministrando (o se per entrambi) sta sviluppando
poteri paranormali e si servirà proprio di queste capacità per studiare un
piano diabolico per colpire il detective; e non solo.
Ho adorato il primo libro della trilogia e ancora
di più il secondo, mentre questo mi sembra un gradino sotto gli altri. A parte
la svolta paranormale, che dopo due romanzi basati su eventi che sono molto più
che possibili (visto che sono accaduti anche nella realtà) mi sembra un po’ un
ripiego; sembra quasi che, non sapendo più come far finire questa storia si sia
studiato un qualcosa che volesse sorprendere a tutti i costi. Anche se l’idea è
buona, non ho apprezzato questa scelta.
Non so, non posso dire che non mia sia
piaciuta la lettura ma sembrava mancasse qualcosa. Non ho trovato il solito
King che ti tiene incollato al libro, nonostante le ore piccole. Anzi, spesso
mi sono ritrovata addormentata sulle pagine e ho dovuto rimandare la lettura. Sul finale si è ripreso, con una lunga parte
piena di suspense, per poi concludere in modo frettoloso. E così mi sono
ritrovata con un senso di insoddisfazione. Un vero peccato, visto il bel lavoro
fatto con i primi due romanzi.
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