OPEN
di Andre Agassi
TRAMA
Se colpisci 2500 palle al giorno, cioè 17500
la settimana, cioè un milione di palle l'anno, non potrai che diventare il
numero uno. Questo è quello che il padre-padrone di Agassi ripeteva ad Andre
bambino, costringendolo ad allenamenti disumani nel cortile di casa, contro una
sorta di macchinario sputapalle di sua invenzione. Un padre dispotico e
ossessivo che con i suoi metodi brutali diede l'avvio a una delle carriere
sportive più sfolgoranti e anche controverse di tutti i tempi. Perché Andre
Agassi, con i suoi capelli ossigenati, l'orecchino e le tenute sportive più da
musicista punk che da tennista, ha sconvolto l'austero mondo del tennis. Dei
suoi 21 anni di carriera e di alcuni dei più incredibili match giocati, dei
rivali di varie generazioni, da Jimmy Connors a Pete Sampras a Roger Federer,
dei suoi matrimoni da rotocalco e di molto altro, Andre Agassi racconta in
questo libro. Mettendo in luce, con sorprendente franchezza e onestà, un lato
umano del tutto inedito.
LA MIA RECENSIONE
Sicuramente affascinante leggere di come
l’apparenza può ingannare. Da ragazzina adoravo Andre proprio per la sua
ribellione, l’atteggiamento e la passione che metteva nei tornei. Ora vengo a
scoprire che il look era costruito e che in realtà odiava giocare. Terribile.
Non per me, che mi sono illusa, ma per lui. Non deve essere stato semplice
vivere con un’etichetta addosso di quei livelli. Roba da far impazzire
chiunque. Questo è un vero e proprio manuale che dovrebbe farci riflettere su
cosa vogliamo veramente dalla vita e di come ottenerla; dovremmo avere il
coraggio di mandare a quel paese chi ci vuole obbligare a comportarci come
vorrebbe e prendere le redini della nostra vita.
Non ho apprezzato molto le cronache di interi
match, trovandoli un po’ noiosi, ma tanto di cappello a un persona che si è
voluta aprire totalmente con il suo pubblico, che ha avuto il coraggio di
puntare il dito facendo nomi e cognomi e di rendere pubbliche tutte le proprie
debolezze e fragilità.
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