LONELY SOULS
LA GUERRA OCCULTA DELLE STREGHE
di Andrea Romanato
TRAMA
Nel Quartiere Francese cinque streghe vengono
inseguite da alcuni individui. Erik e il suo gruppo riescono a salvarne due in
extremis, un uomo e una bambina di undici anni. In seguito si scopre che la
bambina, Thessa, è una Matriarca e che qualcuno le dà la caccia. Erik decide di
nasconderla temporaneamente nel Quartiere ma, tornando a casa dal secondo
rifugio, il gruppo viene ostacolato da una strega in preda al delirio.
Qualcosa si nasconde dietro a questi eventi che scateneranno una guerra tra congreghe nella città di New Orleans. Sangue e terrore attendono la congrega di Erik ma, soprattutto, dovranno affrontare un nemico mortale quanto imparziale: il destino.
Qualcosa si nasconde dietro a questi eventi che scateneranno una guerra tra congreghe nella città di New Orleans. Sangue e terrore attendono la congrega di Erik ma, soprattutto, dovranno affrontare un nemico mortale quanto imparziale: il destino.
LA MIA RECENSIONE
Il
gruppo di streghe, già protagonista del primo romanzo, si trova coinvolto in
una scena del crimine.
Dopo una dura
lotta, le ragazze riescono a salvare Thessa, una bambina che scopriremo essere
molto importante, e Emris, l’uomo che si occupa di lei. Per proteggerli, li
ospitano a casa loro e, mentre tentano di conoscerli meglio, affronteranno altre
battaglie e avventure.
Anche
questo secondo romanzo parte col botto. Quando leggi di un orgasmo e di un
omicidio nelle prime pagine non puoi non pensare che “prometta bene” tutto il
resto!
Non c’è il
classico inizio lento, con la presentazione dei luoghi o dei personaggi. Qui si
entra nel vivo della storia fin da subito (per questo motivo sarebbe bene leggere il primo romanzo prima di
avventurarsi in questo).
Nonostante i
personaggi siano davvero “cazzuti”, non mancano attimi di scoraggiamento,
momenti in cui pensano di non potercela fare. L’autore è
riuscito a rendere una potente strega più umana di tanti altri.
Spesso ho pensato (anche leggendo il primo romanzo) che Andrea deve essere
una persona molto sensibile per come riesce ad affrontare certe tematiche nei
suoi libri.
“Ma, c…, non
riuscite mai a stare lontane dai guai voi?” Alzi la mano chi non l’ha pensato
più di una volta.
I
personaggi sono tutti ben delineati e diversificati l’uno dall’altro.
Adoro la schiettezza di Tiffany (al suo discorso a scuola mi sarei alzata in
piedi per applaudirla).
In questo secondo
capitolo le scene d’azione sono molto più numerose, a scapito della storia vera
e propria. Però, anche se all’inizio le varie lotte sembrano scollegate fra
loro, facendo pensare a scene che non hanno un legame con la storia, a un certo
punto, come tessere di un puzzle, il tutto viene
collegato e si capisce che fa parte di un percorso che le streghe devono effettuare per giungere (anche se con
perdite che mi hanno sconcertata) alla parte finale.
Un appunto, però,
lo devo fare. A scuola, quando le streghe combattono contro la responsabile
degli omicidi (non sapevo come altro dirlo, senza spoilerare il nome), c’è un
non-so-che di sbagliato. Non so come spiegare bene la sensazione che ho
provato: nella mia mente vedo svolgersi l’azione, molto movimentata e violenta,
ma, mentre una tenta di difendersi, le altre streghe restano ferme a guardare. Non avrebbe fatto male aggiungere particolari sulle sensazioni di chi
non era coinvolto in quel momento nella lotta o sul fatto che fosse paralizzato
per qualche motivo o altro.
Per il resto non
posso che confermare quanto già detto per il primo romanzo: una bella storia che, unita alla bravura dell’autore, rende questo libro
una piacevolissima lettura, con un finale che lascia a bocca aperta.
Recensione scritta per la rubrica #ioleggoself
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