mercoledì 3 febbraio 2021

#15 - LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY di Stephen King e Richard Chizmar

 LA SCATOLA DEI BOTTONI DI GWENDY

di Stephen King e Richard Chizmar


TRAMA

Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un tragico evento avvenuto anni prima), a costo di arrivare in cima senza fiato. Ha un piano per l'estate: correre tanto da diventare così magra che l'odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l'uomo si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell'oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.


LA MIA RECENSIONE

Gwendy è solo una ragazzina quando riceve, da un uomo misterioso, la scatola di mogano “decorata” da alcuni bottoni e due levette. L’uomo le spiega il significato di ogni cosa, ma sta a lei capire come usare la magia di quella scatola.

Gli anni passano e lei si rende conto pian piano dei poteri, ma anche delle conseguenze cui porta tutto ciò.

Il breve romanzo affronta una decade della vita di Gwendy, anni in cui la scatola sarà in suo possesso, una vita che sarebbe potuta essere normale, senza poter sapere quanto di quello che le accade sia davvero merito/colpa della scatola.

Una storia scritta in modo accattivante: le vicende di Gwendy coinvolgono fin da subito e non si può non provare simpatia per lei (ma sarà vera, o merito della scatola?).

Mi sarei aspettata qualche colpo di scena in più e magari qualche descrizione o eventi più da Stephen King: in linea di massima, il libro può essere definito horror ma molto soft, adatto senza dubbio ad un pubblico molto giovane, anche se godibile per chi ha qualche anno in più.

 

Mi chiedo quale sarà la ciclopica storia su un paesino del Maine simile a Castle Rock che la ragazza ha intenzione di scrivere.





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