USCITA PER L'INFERNO
di Stephen King
TRAMA
Un uomo come tanti. Una vita regolare, un
buon impiego, una moglie affettuosa e una tragedia con cui convivere, da quando
l'unico figlio non c'è più. Da allora George e Mary hanno cercato di riprendere
un'esistenza normale, ma in realtà niente è più come prima: qualcosa in George
si è spezzato per sempre. Così, quando viene informato che la sua villetta, la
sua ditta, l'intero quartiere in cui abita saranno spazzati via da un inutile
prolungamento autostradale non ha dubbi e si schiera a fianco dei condannati a
morte. Ambientato ai tempi di un'indimenticabile crisi energetica, nell'America
angosciata e impaurita dal futuro, un romanzo duro e incalzante di Stephen King
firmato con lo pseudonimo di Richard Bachman.
LA MIA RECENSIONE
Un romanzo che porta una normale famiglia,
serena nonostante il lutto recente, ad attraversare l’inferno.
Basta una notizia a sconvolgere la vita di
George e dei suoi familiari: l’autostrada attraverserà proprio la zona dove
abita e lavora. Ha poco tempo per cercarsi una nuova casa e una nuova sede per la
ditta dove lavora, ma qualcosa succede nella sua mente. Un crollo psicologico
lo porta ad avercela a morte con tutti quelli che hanno a che fare con
l’autostrada e percorrerà una strada verso la follia, piena di rancore e voglia
di vendetta. Lungo il percorso allontanerà tutti, anche quelli che gli hanno
sempre voluto bene.
Il protagonista oscilla tra la follia e la
genialità tanto che non riesco a decidermi se stare dalla sua parte oppure no.
“Violentata…è quando qualche imbecille uscito
a far baldoria il venerdì sera decide di giocare con te a dove nascondere il
salame” sarebbe divertente, se non fosse tragicamente vero.
“la cosa più terribile da far vedere a un
bambino piccolo, la schiena dei genitori.”
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