lunedì 15 febbraio 2021

#18 - IL CERCHIO DI PIETRE di Diana Gabaldon

 IL CERCHIO DI PIETRE

di Diana Gabaldon


TRAMA

Stati Uniti 1968. Sono trascorsi più di vent'anni da quel giorno in cui, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, in Scozia, Claire Randall fu catapultata nelle Highlands del 1743. Vent'anni da quando ha dovuto separarsi dal suo Jamie, il nobile giacobita di cui si era follemente innamorata, per ritornare nel Ventesimo secolo con la figlia nata dal loro amore, Brianna. Claire non ha mai rivelato a Brianna il suo segreto, ma è giunto il momento della verità. Così questa volta non sarà sola ad attraversare nuovamente la porta sul passato e andare in cerca del suo indimenticato sposo. Ma sono tanti gli interrogativi che la lacerano: Jamie l'ama ancora? O si è risposato? E che cosa avrà detto ai famigliari sulla sua scomparsa? La dottoressa Randall, già sopravvissuta a ben due passaggi, ritorna nelle Highlands del 1766


LA MIA RECENSIONE

Sono tornata all’entusiasmo del primo romanzo: finalmente si abbandonano le questioni politiche per scoprire qualcosa di più sulla vita di Claire e Jamie, anche se separati da 200 anni.

Scopriamo, così, cosa ha passato Claire, quanto è stato doloroso crescere sua figlia Brianna con il marito, che faceva di tutto per mostrarle quanto la detestasse dopo il suo ritorno.

Le cose non vanno meglio a Jamie: sopravvissuto per miracolo,  dovrà affrontare diverse perdite, la prigionia e un nuovo impiego.

Nel frattempo Brianna è cresciuta e solo ora scopre la verità sul padre. Dopo una reazione negativa, decide di aiutare la madre a scoprire se Jamie fosse sopravvissuto alla battaglia e infine l’aiuta ad attraversare nuovamente le pietre per tornare da lui.

E niente, quando sono insieme scatenano il caos. Non fa in tempo a tornare che si mette nei guai.


“la gente ti rompe le scatole fino a dove glielo permetti”

“quella di scrivere romanzi è un’arte da cannibali, in cui si mescolano spesso piccole porzioni dei propri amici e dei propri nemici, per poi condire il tutto con l’immaginazione e lasciarlo stuare lentamente in un saporito spezzatino.”





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