martedì 8 novembre 2016

Recensione n. 41 - CI VEDIAMO SU FB - di Lavinia Brilli

CI VEDIAMO SU FB
di Lavinia Brilli


TRAMA
Diploma d'onore alla IX edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden

“Diana, mia cugina Diana che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense per il controllo a campione.
Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”


Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo…



LA MIA RECENSIONE
Cosa saremmo disposti a fare pur di apparire più "social" di quanto non siamo in realtà?
L'argomento è attualissimo e ci ritroviamo di fronte alla versione femminile (e digitale) di Fantozzi, che invece di risolvere i problemi parlandone, cercava soluzioni che non facevano altro che peggiorare la situazione. La donna in questione parte con mille propositi e, tra scelte sbagliate e la sfortuna che non manca di metterle i bastoni fra le ruote, si vede costretta a più volte a dover correre ai ripari. Convinta di dover uscire e avere tanti amici per dimostrare di essere interessante, non si rende conto che forse ha già quello che le serve, con il rischio di perderlo per un ideale che non la rappresenta.
Penso che più o meno tutti ci siamo sentiti come lei, almeno una volta nella vita. E proprio i suoi comportamenti esagerati ci aiutano a capire quello che davvero conta.
Una commedia brillante e divertente che apre gli occhi sulla società odierna.


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