SCOMMETTIAMO CHE TI FACCIO INNAMORARE?
di Emma Hart
TRAMA
Maddie ha odiato Braden al primo sguardo. Arrogante, sbruffone, dongiovanni: esattamente ciò che detesta. Certo, è bello e sexy da morire, ha sempre due o tre ragazze che gli ronzano attorno, e chissà chi si crede di essere.Si meriterebbe una lezione, qualcuna che lo faccia davvero innamorare. Così, quando le amiche la sfidano, Maddie accetta la scommessa: riuscirà a dargli quello che si merita? Anche Braden ha notato Maddie, e da subito: la ragazza non è niente male. Si dice che sia anche una tipa seria e con la testa sulle spalle, ma la sfida lo intriga: un mese per riuscire a portarsela a letto. In fondo, da quel punto di vista non ha mai avuto problemi.
Comincia tutto così, per scommessa. I due iniziano a frequentarsi, a studiarsi, a giocare. Poi, all’improvviso, la posta in gioco cambia: Braden non può fare a meno di provare qualcosa per la ragazza fragile che si nasconde dietro quegli occhioni verdi, e Maddie si accorge che, oltre i muscoli e ai sorrisi da seduttore, ci sono un cuore e dei sentimenti. Maddie e Braden si sono infilati in un mare di guai, perché adesso non conta più vincere o perdere. Adesso conta soltanto sentirsi vicini, essere parte l’uno dell’altro. Un romanzo ironico, vivace, travolgente, carico di sensualità e irresistibile. Il libro, primo della serie “The Game”, è balzato in testa alle classifiche del “New York Times”, facendosi notare dagli editori che si sono poi contesi all’asta l’intera serie.
LA MIA RECENSIONE
E' strano: non so dire se mi sia piaciuto o meno. All'inizio è troppo ovvio, anche se questo lo si deduce già dalla quarta di copertina, con la solita storia della scommessa che poi finisce con l'innamoramento, ma ho proseguito la lettura. La cosa diversa, in questo caso, è che la scommessa la fanno entrambi. E come direbbe un qualsiasi mortale: "Almeno così non si possono arrabbiare!" . Sì, perché sappiamo ancora prima di leggere che succederà: una volta scoperta la scommessa si arrabbieranno, si lasceranno e poi torneranno insieme. Come succede in tutte le commedie romantiche. Beh, ho pensato male perché i due si arrabbiano eccome, incolpando l'altro di aver mentito e giocato con i sentimenti. Sinceramente, non ha molto senso.
Ho trovato irritante Braden che continua a chiamare Maddie "Angelo", come non sopportavo Mr. Gray che chiamava "Piccola" Ana, anche qua mi partiva l'embolo ogni volta. E' una cosa che proprio non digerisco. Ogni tanto ci sta, ma ogni volta no!
Nonostante ciò, non ho faticato a proseguire la lettura e, anzi, volevo finirlo il prima possibile per vedere come avrebbero risolto la cosa. Per questo dico che non lo so valutare. Mi ha tenuto incollata alle sue pagine, pur non accettando il comportamento dei protagonisti.
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