martedì 24 maggio 2016

Recensione n. 1 - IL DOPPIO DELL'ASSASSINO di Mauro Santomauro




IL DOPPIO DELL'ASSASSINO
di Mauro Santomauro


TRAMA
Uno sciamano attraversa a fatica un impervio passo alpino diretto al suo villaggio e, inconsapevolmente, va incontro a un tragico destino. Una coppia di turisti tedeschi fa casualmente una sorprendente scoperta durante un’escursione in Val Venosta: tra le nevi disciolte di un ghiacciaio affiora il corpo, perfettamente conservato, di un uomo dell’Età del Rame. Sarà conosciuto dal mondo intero col nome di Ötzi, l’Uomo di Similaun. Un professore di fisica teorica tiene una rivoluzionaria conferenza nell’auditorium dell’Hotel Paradiso a San Candido, nel Tirolo italiano. Esiste un sotterraneo filo rosso che collega tra loro questi avvenimenti? È quello che la scrittrice Fedora Milano e l’ispettore dell’Interpol Guido Zalivani cercheranno di scoprire sullo sfondo di castelli medioevali e scenari alpini d’incomparabile bellezza. Ma si troveranno di fronte un complicato enigma, la cui soluzione potrebbe mettere in pericolo il futuro stesso dell’umanità.

LA MIA RECENSIONE
La storia è affascinante e racconta molte curiosità. Non sono riuscita a capire dove terminasse la realtà per lasciar spazio alla fantasia dell'autore e questo penso sia un notevole pregio. Sono sempre stata affascinata dalla storia di Otzi e ora ho potuto anche leggere qualcosa in più sul suo conto, abbandonandomi a quelle fantasie che tanto circolano intorno a casi come il suo, con le maledizioni e tutto il resto. Avrei preferito un maggiore approfondimento sul caso, intercalandolo ai "veri" casi di morti sospette, collegando in modo più chiaro le due cose. In generale mi è piaciuto, ma mi ha dato l'impressione che mancasse qualcosa. Come se le due parti del romanzo fossero a sé stanti. All'inizio la storia è interessantissima proprio per la ricostruzione della vita e della morte di Otzi e dei misteri creati intorno a lui. Poi si passa ai giorni nostri con un omicidio poco chiaro che lascia qualcosa in sospeso. Sul finale tutto viene chiarito, ma per le restanti pagine sembra essere lontani anni luce dalle vicende dell'uomo millenario.


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