DANSE MACABRE
Di Stephen King
TRAMA
Un'opera che è diventata un piccolo classico, un cult, nella quale
un autore a sua volta di culto celebra l'horror definendone gli archetipi in
una ridda in cui danzano, tenendosi per mano, letteratura e z-movies, leggende
metropolitane e cinema d'autore, serie Tv, fumetti e perfino le figurine.
L'approccio apparentemente acritico, dichiaratamente soggettivo, sbarazza il
"professor" King da ogni accademismo, lasciandolo libero di esprimere
il suo punto di vista. Un testo profondo e lieve allo stesso tempo, un saggio
che, ben lungi dall'aderire al genere, è piuttosto un possente amarcord. E, per
gli appassionati, un'occasione per sbirciare sotto il mantello del Re. Del
brivido.
LA MIA RECENSIONE
Un manuale sull’horror, con tanti spunti e consigli. Imperdibile.
King dice che spesso gli chiedono perché scrive “quella roba”
pensando che nel suo passato ci possa essere chissà quale evento scatenante.
Io invece mi dico: se a me piace leggere questo tipo di storie,
perché non dovrebbe esserci qualcuno a cui piace scriverle? E ben venga.
Piuttosto mi chiedo come diavolo faccia a leggerti dentro così
bene, a trovare sempre, in ogni romanzo o racconto, il tuo punto debole su
quell’argomento e riuscire a colpirti senza nemmeno farti capire che si stava
avvicinando. Possibile che siamo tutti così uguali e prevedibili? Io non credo.
Probabilmente quelli a cui non piacciono i suoi libri non hanno
queste paure o le hanno ma sono talmente forti da non riuscire nemmeno a
sopportare di leggerle in un romanzo. Questa è una cosa che mi piacerebbe
approfondire.
In questo saggio ho trovato tanti spunti su cui riflettere, oltre
a innumerevoli consigli di lettura.
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